Non solo indignazione e condanna immediata dei fatti post Atalanta-Roma: il sindaco di Bergamo Giorgio Gori non vuole perdere tempo nella questione ultrà e ha subito mosso i primi passi istituzionali per contrastare un problema serio e dispendioso per la città, ancora una volta ostaggio di una follia ingiustificata costata 80 mila euro.
Cinque agenti feriti, sei tifosi finiti in carcere e due minorenni denunciati sono il triste risultato di una guerriglia urbana che Bergamo non è più disposta ad accettare: ecco perché Giorgio Gori e il suo vice Sergio Gandi mercoledì voleranno a Roma dove incontreranno il vice ministro degli Interni Filippo Bubbico.
Un incontro conoscitivo e in cui si chiederanno misure efficaci per evitare il ripetersi di situazioni come quella di sabato, in particolare che in partite a rischio o considerate tali dall’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, e magari con "precedenti" tra tifosi, venga valutato il divieto di trasferta per i supporter ospiti.
Ma il passo verso il Governo sarà solo uno di quelli che l’amministrazione comunale di Bergamo ha intenzione di muovere: gli altri prevedono dei faccia a faccia con la società Atalanta, con il prefetto Francesca Ferrandino e con il questore Fortunato Finolli.
Tutto da fare molto in fretta, magari stravolgendo anche l’agenda istituzionale perché la questione è urgente e da affrontare di petto.
commenta