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Dopo la tensione

I profughi giocano a calcio con i giovani di Botta di Sedrina

Dopo la tensione dei giorni scorsi, i profughi ospiti della casa San Giuseppe a Botta di Sedrina respirano un po' di solidarietà. I ragazzi stranieri sono stati protagonisti di una partitella a calcio con i giovani del paese. A piedi nudi, sul campo di Botta, così come mostra la foto inviata da Giorgio.

Dopo la tensione dei giorni scorsi, i profughi ospiti della casa San Giuseppe a Botta di Sedrina respirano un po’ di solidarietà. I ragazzi stranieri sono stati protagonisti di una partitella a calcio con i giovani del paese. A piedi nudi, sul campo di Botta, così come mostra la foto inviata da Giorgio.

“Vi propongo questa foto che viene direttamente dal campo sportivo di Botta di Sedrina, ci sono dei giovani che stanno giocando tranquillamente con i profughi ospitati alla casa di ritiro; spero che possiate condividerla per poter diffondere l’idea che non tutto il paese di Sedrina stia contestando l’arrivo di queste povere persone e anzi i giovani stiano partecipando attivamente alla loro integrazione e al loro aiuto raccogliendo scarpe per farli giocare a calcio, perchè si giocavano scalzi sul sintetico. vi prego di accogliere il mio appello e vi ringrazio per l’attenzione”.

I giovani democratici di Bergamo condannano l’episodio della bandiera dell’Europa bruciata da alcuni esponenti leghisti alla Ca Matta:

“I Giovani Democratici della Provincia di Bergamo condannano fermamente i gesti vergognosi e razzisti dei Giovani Padani.  "Bruciare la bandiera dell’Unione Europea è, oltre che un reato, tutto il contrario di ciò che serve in questo momento.  L’Europa può e deve aiutarci nella gestione del fenomeno migratorio, nell’accoglienza dei richiedenti asilo e dei più bisognosi.  – commenta Clara Colombo, il segretario provinciale GD – Inoltre, dopo le prese di posizione durante le elezioni europee, la Lega dimostra nuovamente la sua incapacità a rispondere alle esigenze delle persone: creare inutili allarmismi,  fomentare paure infondate e promettere il falso (come il possibile impiego della Ca’ Matta per "mettere i disoccupati bergamaschi", così ha detto Salvini) fa tornare indietro la Lega di vent’anni,  quando il nemico erano i "terroni" e "Roma ladrona".

A Roma abbiamo visto cosa hanno combinato e adesso lo vediamo ancora in Lombardia con le consulenze affidate ai Giovani Padani orobici". Apprezziamo il lavoro svolto dalla Caritas e dalla Comunità Ruah nell’accoglienza e nel sostegno dati ai profughi, ringraziamo la Diocesi per la disponibilità ad utilizzare una propria struttura.  Invitiamo tutta la comunità bergamasca ad essere superiore alle paure che certi piccoli politici nostrani sono felici di creare: dimostriamoci una comunità che sa andare oltre il colore della pelle, la religione, l’origine,  la lingua, il sesso, la cultura…dimostriamo anche a noi stessi di essere migliori di come ci descrivono".

I Giovani Democratici della Provincia di Bergamo.

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