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L'analisi

Il Mondiale di Tacchinardi Siamo una squadra discreta meglio giocare all’attacco

L'ex centrocampista di Atalanta e Juventus analizza per Bgnews il momento della nostra Nazionale: brutto passo indietro contro l'Uruguay ma contro l'inghilterra, come spesso accade, ci eravamo esaltati troppo. L'unico fuoriclasse è Pirlo. Contro l'Uruguay schiererei Balotelli e Immobile con dietro Cassano.

di Alessio Tacchinardi

La sconfitta contro la Costa Rica rappresenta un grosso passo indietro per la nostra Nazionale ai Mondiali brasiliani. Anche se già si sapeva che siamo una discreta ma non eccezionale. Noi italiani siamo abituati a esaltarci subito solo con una buona prestazione, e ad abbatterci in caso di una prova incolore.

Invece la squadra di Prandelli va analizzata per ciò che è: una formazione con pochi giocatori di qualità, che corre rischi in difesa e con grosse difficoltà in fase offensiva. Purtroppo la realtà è questa. Poi, come ho già scritto, in una competizione come un campionato del mondo può accadere di tutto.

Abbiamo un giocatore fuori dalla media rispetto al resto della squadra che si chiama Andrea Pirlo. Contro il Costa Rica ha dimostrato ancora una volta di essere l'unico in grado di poter accendere la luce, nel buio più totale che lo circondava.

Gli altri sono giocatori normali, che spesso fan fatica e che non è possibile esaltare per una partita giocata bene. Anche in panchina si è visto che non abbiamo giocatori in grado di poter cambiare il corso di una gara. I vari Candreva, Cerci, Insigne, Cassno e Balotelli non hanno ancora la personalità necessaria per reggere le pressioni che una competizione del genere può portare. Spero che le critiche di queste ore possano servire a caricarli in vista della sfida decisiva contro l'Uruguay.

Il modulo tattico scelto da Prandelli, poi, come avevo già scritto non mi piace. Non apprezzo in particolare la scelta di giocare con tre centrocampisti centrali dalle caratteristiche simili, come De Rossi, Motta e Pirlo contro l'Uruguay. Punterei tutto sulla classe del regista bresciano, con al suo fianco gente che corre e mantiene gli equilibri della squadra.

Adesso anche per Prandelli il compito si fa duro: la brutta prestazione contro la Costa Rica frantuma tutte le certezze avute dalla buona prova contro l'Inghilterra, e quindi sarà difficile scegliere come schierare la squadra. In più dovrà fare i conti con l'infortunio di De Rossi.

Se fossi in lui, a questo punto, metterei in campo una formazione più offensiva con in avanti Balotelli, Immobile e Cassano come fantasista. E' il talento barese, secondo me, l'unico giocatore che abbiamo in squadra in grado di farci fare qualcosa in più in attacco. E' vero che contro l'Uruguay ci può bastare un pareggio, ma preferirei giocarmela.

Sarà una partita molto dura. Loro hanno dimostrato di essere una squadra organizzata e con la coppia d'attacco più temibile di tutto il torneo. Inoltre sono abituati a giocare con quelle condizioni meteorologiche, a differenza nostra come si è visto nell'ultima partita, e avranno un gran numero di tifosi presenti a sostenerli. Insomma, ci aspetta una battaglia.

Analizzando il resto del Mondiale ho visto una Spagna che è arrivata alla fine di un ciclo, anche perché gli avversari hanno appreso le contromisure per arginare il loro gioco che è diventato logorroico. Mi piace invece come sono messe in campo squadre come Olanda, Cile e Colombia: con una buona organizzazione tattica, tanta gamba e rapidità di manovra. Il calcio oggi è questo.

Infine una nota sugli arbitri visti finora in Brasile. Apprezzo questo loro modo di arbitrare, con poche interruzioni che spezzano il gioco: in questo modo viene favorito lo spettacolo. Spero che i nostri fischietti prendano esempio già dal prossimo campionato.

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