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La richiesta

Raduno di Rovetta Misiani interroga Alfano “Inaccettabile, intervenga”

Il deputato bergamasco del Partito Democratico Antonio Misiani chiede l'intervento del Ministro dell'Interno Angelino Alfano in merito al raduno neofascista di Rovetta che, quest'anno, si dovrebbe tenere il 25 maggio, lo stesso giorno delle elezioni.

Il deputato bergamasco del Partito Democratico Antonio Misiani chiede l’intervento del Ministro dell’Interno Angelino Alfano in merito al raduno neofascista di Rovetta che, quest’anno, si dovrebbe tenere il 25 maggio, lo stesso giorno delle elezioni:

“Il 25 maggio prossimo, lo stesso giorno delle elezioni europee e amministrative, a Rovetta si dovrebbe tenere – come avviene ogni anno dal 1986 – un raduno per commemorare i 43 miliziani della Repubblica Sociale Italiana della Legione Tagliamento fucilati dai partigiani il 28 aprile 1945.

Il giorno precedente a Lovere dovrebbe svolgersi un incontro commemorativo di analogo tenore. La Legione Tagliamento celebrata dai nostalgici del fascismo si è ripetutamente macchiata di crimini di guerra quali tortura, stupri, omicidi, deportazioni, incendi di interi paesi.

L’evento di Rovetta è da tempo considerato, per numero di partecipanti dall’Italia e dall’estero, la principale manifestazione nazifascista d’Italia, con un revival a base di inni, slogan, teste rasate, aquile romane, divise da "camerata", bandiere, immagini del Duce, ecc.

All’incontro prendono parte centinaia di neofascisti, tra cui diversi pregiudicati per atti di razzismo e violenza. Su questa vicenda – ricorda il deputato bergamasco del PD Antonio Misiani – intervenni l’anno scorso con un’interrogazione rivolta al Ministro dell’Interno. Un anno dopo, la provincia di Bergamo – una terra che si è ribellata con coraggio e a caro prezzo contro gli oppressori nazifascisti – rischia di dover nuovamente subire la vergogna di un raduno che offende la memoria della Resistenza e viola palesemente la Costituzione (che nelle Disposizioni transitorie finali vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista) e le leggi vigenti (che considerano reato l’apologia di fascismo e l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali). Fatto ancor più grave, il raduno di quest’anno è stato previsto e organizzato in concomitanza con le elezioni europee e amministrative, nonostante il divieto di comizi e riunioni di propaganda politica stabilito per legge.

E’ una situazione inaccettabile, che non può e non deve lasciare indifferenti le Istituzioni preposte alla tutela delle leggi e dell’ordine pubblico, a partire dal Ministro dell’Interno a cui rivolgeremo ufficialmente una richiesta di intervento".

Sulla questione si è espressa anche l’onorevole Pia Locatelli: "Il silenzio delle autorità, che fa presumere che le manifestazioni annunciate possano liberamente tenersi, ha creato comprensibile preoccupazione e vivo allarme in tutte le forze democratiche e antifasciste della nostra provincia. A questo proposito – continua Pia Locatelli – ho chiesto al Ministro dell’Interno, con un’interpellanza urgente, se sia a conoscenza del particolare raduno che si svolge, oramai da quasi vent’anni, nei comuni di Rovetta e Lovere; quali iniziative abbia intenzione di assumere al fine di verificare, per il tramite del rappresentante territorialmente competente del Governo, le modalità con le quali è stata organizzata la manifestazione vista la concomitanza dello svolgersi delle elezioni; quali iniziative, anche di carattere normativo, abbia intenzione di assumere al fine di prevenire lo svolgimento di simili manifestazioni che, a parere degli interpellanti, violano le norme contenute nel nostro ordinamento".

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