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Criminalità

I ladri acrobati cadono nella rete della polizia: tre arresti a Treviglio fotogallery

Tre arresti e varie denunce in stato di libertà. Sono gli esiti delle ultime operazioni della polizia che è stata presentata da dirigente del commissariato di Treviglio, Angelo Lino Murtas e dal Dirigente della squadra mobile di Bergamo, Giorgio Grasso.

Tre arresti e varie denunce in stato di libertà. Sono gli esiti delle ultime operazioni della polizia che è stata presentata da dirigente del commissariato di Treviglio, Angelo Lino Murtas e dal Dirigente della squadra mobile di Bergamo, Giorgio Grasso.

In particolare, per quanto riguarda i numerosi furti nelle abitazioni della zona ad opera dei "Ladri acrobati" che, come noto si arrampicano con molta agilità, utilizzando scarpe sportive, ai piani superiori risalendo i tubi delle grondaie, ovvero i tubi del gas o dell’acqua, per entrare in casa dai balconi e dalle finestre, anche con gli abitanti all’interno (noti i fatti della ragazza costretta a nascondersi tra i vestiti all’interno dell’armadio e della cassaforte con la collezione di fucili e pistole sradicata e lanciata dalla finestra del primo piano), dopo il fermo e l’identificazione a Treviglio di tre giovani albanesi (di cui uno minorenne), sono proseguite le indagini anche su altri furti e, tra le varie impronte dei guanti usati per il furto, in una scheggia di vetro di una finestra rotta dai ladri, è stata trovata una frammento di impronta umana che, dopo numerosi confronti, ha permesso di risalire al nome di un ulteriore appartenente alla banda.

Si tratta di un altro giovanissimo albanese, che risulta aver commesso anche altri furti in abitazione. Ora su di lui pende un provvedimento di cattura ed è ricercato su tutto il territorio nazionale. Circa il singolare rinvenimento dell’impronta, sembrerebbe che una scheggia di vetro abbia lacerato i guanti che indossava mentre stava compiendo il furto e quindi dal foro del guanto è rimasta il impresso il frammento di impronta del dito sul pezzetto di vetro che, analizzato prima dalla Polizia Scientifica di Treviglio e poi quella di Milano con particolari apparecchiature elettroniche, ha permesso di risalire all’autore.

Numerosi sono i gioielli rinvenuti lungo i binari della linea ferroviaria Treviglio / Bergamo ad opera della Polizia Ferroviaria di Treviglio, abbandonati dai ladri dopo aver accuratamente selezionato solo gli oggetti realmente preziosi tra tutto il bottino asportato e messo nelle federe dei cuscini, per trasportarlo rapidamente e facilmente fuori dall’abitazione dei derubati.

Un arresto è stato fatto tra via Marzabotto e via Fossoli, a Bergamo, insospettiti dal passamontagna che aveva calato sul volto. Alcuni agenti hanno controllato intorno alle 18 di domenica, al termine della partita Atalanta-Juventus, un tifoso atalantino -con atteggiamento tipo "vedetta" che stava attendendo il passaggio del corteo dei tifosi bianconeri. Il ragazzo, di 20 anni, residente a Zandobbio, era sottoposto a Daspo dopo aver lanciato un fumogeno durante la partita di Livorno: il giovane -dopo un tentativo di fuga- è stato quindi arrestato per violazione del Daspo e per resistenza a pubblico ufficiale. Processato per direttissima nella mattinata di lunedì 23 dicembre, al 20enne è stato confermato l’arresto. Patteggiati 5 mesi e 10 giorni, la pena è sospesa.

Un secondo arresto è stato effettuato nell’ambito dei furti in abitazione. Anche qui è stata individuata da alcune impronte lasciate in un appartamento che era stato svaligiato, un mese fa a Treviglio. La Polizia si è così messa sulle tracce di una ragazza che è risultata residente in una villa a Pognano. E’ stata eseguita una perquisizione nella sua abitazione ma non è stata più trovata la refurtiva che era stata sottratta nel colpo. Nel mentre però è sopraggiunta un’altra giovane, di 25 anni, di origine serba. I poliziotti hanno verificato le sue generalità senza trovare nessun precedente con tale nome. Solo il controllo delle impronte tramite la Polizia Scientifica permetteva di scoprire che a suo nome c’erano 8 precedenti identità false, con a carico 8 denunce per furto, oltre a tre condanne pendenti definitive. La giovane veniva quindi tratta in arresto perché colpita da un provvedimento di carcerazione -proprio per scontare le tre condanne per un anno e mezza di reclusione-.

Un terzo arresto è stato operato dagli Agenti della Polizia per estorsione ai danni di un cliente di una sala giochi che aveva perso il portafogli. «Se lo vuoi indietro devi pagare», gli aveva detto. Ma all’appuntamento si sono presentati gli agenti della Polizia che lo hanno bloccato. Agli arresti domiciliari è finito C.A. 49 anni di Grassobbio con l’accusa di estorsione. Tutto ha avuto inizio sabato mattina quando una coppia si è presentata alla sala giochi Fair Play di Borgo Palazzo a Bergamo. Dopo aver giocato, marito e moglie hanno preso la strada verso casa, ma proprio qui l’uomo si è accorto di aver perso il portafogli. Ha quindi chiesto ai titolari della sala giochi di essere avvisato telefonicamente qualora l’avessero ritrovato. E in effetti qualcuno il portafogli contenente carta d’identità e bancomat lo aveva rinvenuto, ovvero il 49enne di Grassobbio che ha ingaggiato una trattativa telefonica per la consegna. «Se vuoi il portafogli, mi devi dare 100 euro» , era stata la richiesta, poi ribassata a 50 euro. «Avviso la Polizia» era stata la risposta. «Avvisa chi vuoi» aveva replicato il 49enne. Così al momento della consegna del denaro si sono presentati gli agenti dello Polizia che hanno arrestato l’uomo per estorsione.

Nell’ambito dei furti con destrezza e truffa sono anche in corso delle indagini su due nomadi che al mercato di Treviglio hanno messo a segno alcune truffe ad anziane signore. Le due sono state notate mentre tentavano di vendere alcune collane. Sostanzialmente con rapida l’azione si avvicinano alla vittima, le mettono al collo una collanina, la coprono di complimenti al fine di farla acquistare, al rifiuto, nel toglierla prendono la vera collanina d’oro che porta l’anziana lasciando al collo quella simile ma di bigiotteria. Solo con l’arrivo a casa poi si accorgono del furto. Si segnala quindi a tutte donne anziane di prestare particolare attenzione i questi casi e di far chiamare subito la pattuglia della Polizia al 112.

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