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Ex nerazzurri

Zaza, Schelotto, Bianco Occhio Dea, a Sassuolo tira aria di vendetta

Paolo Bianco, Ezequiel Schelotto, Simone Zaza: tre punti di forza del Sassuolo che domenica affronterà l’Atalanta conoscono bene l’ambiente bergamasco, avendo già indossato la maglia nerazzurra nel recente passato. E due su tre avranno il dente avvelenato.

Paolo Bianco, Matias Ezequiel Schelotto, Simone Zaza. Tre punti di forza del Sassuolo che domenica affronterà l’Atalanta a Reggio Emilia conoscono bene l’ambiente bergamasco, avendo già indossato la maglia nerazzurra nel recente passato. E due su tre avranno il dente avvelenato.

Paolo Bianco è forse l’unico che non avrà particolari desideri di rivalsa nei confronti della società di Percassi. Il difensore foggiano classe 1977 è passato da Bergamo nell’infausta stagione dell’ultima retrocessione nerazzurra. Bianco scese in campo una ventina di volte con quell’altalenante Atalanta che al termine stagione scese in Serie B e passò poi dalla presidenza Ruggeri a quella Percassi. La sua avventura bergamasca si chiuse –senza infamia e senza gloria- con una rescissione consensuale a fine campionato.

Di ben altro tono fu il divorzio, lo scorso gennaio, con Ezequiel Schelotto. Il Galgo venne acquistato da Ruggeri e Osti nel 2009, quando ancora era un giovanotto promettente ma semi-sconosciuto. Dopo un paio di stagioni passate a farsi le ossa tra Cesena e Catania, l’italo-argentino arriva a Bergamo nel 2011 con l’Atalanta di Colantuono che era appena risalita in Serie A. Con una partenza sprint entra subito nel cuore dei tifosi nerazzurri, che in suo onore rispolverano addirittura il coro ideato per un mostro sacro come Claudio Caniggia. Un legame, però, destinato a sgretolarsi di lì a pochi mesi, quando il rendimento di Schelotto inizia a scendere e dalla Curva arrivano i primi fischi. A metà della scorsa stagione passa all’Inter e nella gara di ritorno contro l’Atalanta si rende protagonista di una rissa contro i suoi ex compagni.

Meno turbolenta ma comunque rumorosa la partenza da Bergamo di Simone Zaza. Il promettente bomber, recentemente acquistato dalla Juve e girato in comproprietà ai neroverdi, dopo esserci cresciuto lasciò Zingonia affacciandosi in Prima squadra solo in un paio di fugaci occasioni. Il divorzio risale al 2010, dopo che l’attaccante non era riuscito a trovare l’accordo con la società nerazzurra. Passò così alla Sampdoria a costo zero. Dopo un paio di positive avventure tra Juve Stabia e Ascoli, Zaza arriva in Serie A da autentica promessa con la maglia del Sassuolo. Pronto, insieme ai suoi compagni, a vendere cara la pelle domenica contro l’Atalanta.

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