Vento forte, lampi, tuoni e soprattutto la neve. Una goccia fredda impazzita, scesa direttamente dal mare del Nord, ha valicato la catena alpina nel corso della serata di ieri, giovedì, portando un abbassamento delle temperature di dieci in gradi nel giro di poco più di un’ora nelle valli bergamasche.
Ha fatto la sua comparsa in modo prepotente anche la neve, che ha iniziato nel tardo pomeriggio di ieri, con le prime precipitazioni, seppur deboli, tra i 1800 e i 2000 metri per poi calare di quota con l’arrivo della goccia fredda intorno alle 22 di ieri sera, quando la centralina di Zambla Alta ha segnalato il crollo improvviso di 9 gradi in poco meno di un’ora. Goccia fredda che ha scatenato violenti temporali, anche con grandine in valle a causa dello scontro tra masse d’aria fredda e umida in risalita da sud.
Nella notte la neve è precipitata come di schianto fin quasi ai 600 metri. Un nuovo record per la neve d’ottobre: lo scorso anno infatti era caduta fino a bassa quota il 28 dello stesso mese e non accadeva dal 1974. In Val Brembana, “Oltre la Goggia” ( da Piazza Brembana verso nord) i prati sono spolverati di bianco, a cominciare con Moio de Calvi.
Quantitativi più consistenti verso i 1000 metri e soprattutto verso la Val Stabina, 15 centimetri a Valtorta a 800 metri e solo una spolverata a Zambla Alta a 1200 metri.
Neve anche alle porte di Bergamo, il Canto Alto è bianco fin quasi al Monte di Nese. In nottata cessato il vento e i temporali, sono continuate le precipitazioni su tutto il comparto orobico. Il fiume Brembo si è presentato gonfio all’alba come non accadeva da mesi.
Località sciistiche della valle tutte visitate dalla dama bianca: Foppolo, San Simone, Carona, Piazzatorre, Piani di Bobbio. Con quantitativi oltre i 20 centimetri. Imbiancate anche le principali località della Val Seriana.
Un vecchio detto popolare diceva “Quando al fioca so la foia, l’è n’inveren che l fa oia” (Quando nevica sulla foglia, dell’inverno rimane la voglia). Cioè che se nevica precocemente, l’inverno a seguire poi non sarà troppo rigido. Staremo a vedere.
Nicolò Belloli
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