Tre punti per chiudere i conti, tre punti per mettere la parola fine ad una stagione che più tribolata non poteva essere.
L’Atalanta sabato sarà di scena a Catania, al Massimino, un campo ostico e pericoloso per qualsiasi squadra. Qui, infatti, sono state fermate sia la Juventus che il Milan, sono uscite con le ossa rotte Inter, Napoli, Palermo e Genoa, per una corsa, quella dei siciliani, che, dopo un inizio un po’ difficoltoso, è diventata pian piano esaltante. Così esaltante che ora, nonostante gli ultimi due ko rimediati contro Chievo e Lecce, i tifosi rossoblù sognano un posto in Europa.
Non sarà facile per i nerazzurri, ma non lo doveva essere neppure la trasferta di Napoli, quella che a Bergamo tutti ricordano per le prodezze di Bonaventura, Bellini e Carmona che hanno steso, un po’ a sorpresa, il Napoli di Mazzarri. Per questo, ipotizzare di tornare da Catania con i tre punti, è tutt’altro che impossibile.
Come detto, fare punti a Catania sarà fondamentale per cercare di chiudere una volta per tutte quel discorso-salvezza che il Lecce tiene aperto ormai da settimane a suon di colpacci: l’ultimo, gli uomini di Cosmi l’hanno servito proprio al Massimino. La prossima, però, sarà una giornata molto dura per i giallorossi, chiamati ad una prova del nove particolarmente difficile qual è quella dell’Olimpico di Roma, dove ad attenderli ci sarà la Lazio, quella stessa Lazio in cerca di punti per continuare a sognare la Champions. Chi inizia a tremare, a questo punto, è il Genoa di Malesani, tenuto in buona compagnia da una Fiorentina che, nonostante l’impresa compiuta il sabato santo a San Siro, deve guardare il Lecce con terrore. Non sta messo molto meglio il Parma, distante quattro punti dal terz’ultimo posto ma con un calendario non proprio semplicissimo che lo porterà al Via del Mare per un match che avrà tutte le sembianze di uno scontro da dentro-fuori.
Colantuono riavrà a disposizione Schelotto e Manfredini, ma non potrà contare su Denis, appiedato per un turno dal giudice sportivo, oltre ai lungodegenti Capelli e Brighi. In forte dubbio Cigarini.
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