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L'intervento

Le imprese Locatelli: “Sono sconcertanti le analisi dell’Arpa” fotogallery video

"In precedenza le ripetute analisi effettuate da laboratori indipendenti e qualificati avevano attestato l'assoluta conformità del materiale fornito". Il cantiere per il polo scolastico è sotto sequestro. "Società già messe a dura prova dalle vicende giudiziarie degli ultimi mesi".

I liquidatori delle imprese "Locatelli Geom. Gabriele" (capofila del gruppo di Grumello del Monte) e "Locatelli spa", fino a pochi mesi fa imprese gestite da Pierluca Locatelli, intervengono il merito al sequestro del grande polo scolastico di Treviolo, basato su analisi dell’Arpa che hanno messo in evidenza – come scritto nell’atto della procura – la presenza di cromo esavalente. L’intervento afferma "l’assoluta correttezza" di azione delle due imprese nell’importante cantiere di Treviolo.

"In relazione al sequestro probatorio eseguito in data odierna sul cantiere per la realizzazione del polo scolastico di Treviolo su ordine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo, la Locatelli geom. Gabriele s.p.a. e la Locatelli Lavori s.p.a., in persona dei loro liquidatori, manifestano mio tramite il loro sconcerto per tale iniziativa basata sui risultati delle analisi chimiche effettuate dall’A.R.P.A di Brescia in quanto in precedenza le ripetute analisi effettuate da laboratori indipendenti e qualificati, anche su incarico della Amministrazione Comunale, avevano attestato la assoluta conformità alla normativa vigente del materiale fornito e posto in opera.

Già domani verrà proposta richiesta di riesame al Tribunale di Bergamo allo scopo sia di poter accedere agli atti, con particolare riferimento agli esiti delle analisi, a tutt’oggi non conosciuti dagli interessati, e sia per far rilevare le anomalie che hanno caratterizzato sia le operazioni di prelievo dei campioni che quelle relative all’effettuazione delle analisi, per il mancato o comunque incompleto rispetto del principio del contraddittorio.

Le società interessate, già messe a dura prova dalle note vicende giudiziarie che si sono succedute a partire dal 30 novembre scorso sino ad oggi, ribadiscono la correttezza del proprio operato e manifestano fiducia nell’esito delle ulteriori indagini tecniche che dovranno essere effettuate sotto il controllo della magistratura e nel pieno rispetto del diritto di difesa e confidano quindi che si possa riprendere al più presto l’attività di cantiere, nell’interesse delle proprie maestranze (buona parte delle quali è attualmente in cassa integrazione) e della comunità di Treviolo che attende il completamento di una opera pubblica di grande interesse".

Avv. Roberto Bruni

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