C’è grande attesa per le parole che Umberto Bossi prouncerà dal palco della Bèrghem Frecc di Albino. L’appuntamento è di quelli storici: giovedì 29 al centro sportivo del Comune della Valseriana saliranno sul palco tre esponenti di primo piano del Carroccio. Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli si alterneranno a un microfono più infuocato che mai. Il bersaglio principale sarà senza dubbio il premier Mario Monti, contro cui nelle ultime settimane sono state rivolte critiche alla maniera leghista, senza risparmiare linguaggi coloriti. Non è esclusa anche una presa di posizione del senatur contro il Popolo della Libertà. Le due basi sembrano essere molto distanti e anche il rapporto tra Bossi e Berlusconi è piuttosto freddo. Riflettori accesi anche sulla contrapposizione tutta interna alla Lega Nord tra Bossi e Roberto Maroni. Durante l’ultima Pontida, sempre in Bergamasca, il popolo leghista designò ufficialmente Bobo a erede del Capo con continue ovazioni e applausi. Interessante capire i movimenti dei due sullo stesso palco e le reazioni del pubblico. Il tutto mentre Tremonti sembra essere pronto a prendere la tessera del Carroccio ed entrare a piedi uniti nell’enclave leghista. Una possibilità fortemente contestata dai militanti, che hanno immediatamente invitato l’ex ministro dell’Economia a sporcarsi le mani cominciando ad attaccare manifesti. Come i tanti volontari che da giorni sono impegnati nell’organizzazione della Bèrghem Frecc e che, come moltissimi bergamaschi, hanno accolto di buon grado il passaggio della Lega all’opposizione.
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