Quelle ferite sono state inferte quando Yara non era più in grado di reagire al suo, o ai suoi aggressori: è uno degli esiti dell’autopsia sul corpo della giovane ginnasta di 13 anni. Un ferita strana quella nella zona lombare, una sorta di sfregio a forma di X, sulla quale si stanno scatenando tante ipotesi. Quei tagli sono arrivati quando Yara era già morente, non aveva più le forze di lottare con il suo assassino, oppure era immobilizzata, forse con l’aiuto di un complice (la possibilità che abbiano agito due persone non è mai stata esclusa).
Una ferita dopo la morte, o quando già Yara era tramortita e non reagiva, non è un dettaglio di poco conto. Solitamente chi agisce d’impeto, per una situazione che gli è sfuggita di mano, non si sofferma a infierire, non pratica una ferita, tra l’altro non letale, per lasciare un segno, per dare un segnale, come sembrerebbe di capire secondo alcune interpretazioni (non tutte) date dagli inquirenti.
Non si infierisce sul corpo di una ragazzina già forse svenuta o che ha perso conoscenza. Se si agisce così, soffermandosi a lasciare una ferita, è perchè lo si vuole fare, forse perchè si ha il pieno controllo della situazione, con Yara già tramortita o immobilizzata da qualcun altro. Serviranno ancora settimane per avere un quadro completo dei risultati sull’autopsia.
Gli inquirenti, dopo la scoperta di quella X sulla schiena, stanno muovendo i primi passi verso la realtà di presunte o reali sette esoteriche e sataniche in provincia di Bergamo. L’attenzione non si sofferma solo su vere sette ma anche su giovani che potrebbero essere suggestionati da quelle realtà. Secondo alcuni criminologi la ferita a forma di X sulla schiena, praticata dopo la morte, sarebbe un segno esoterico inequivocabile, di "sacrificio femminile", una sorta di rito di iniziazione. La pista esoterica o satanica resta un’ipotesi, come tante altre.
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