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Washington

Il reverendo va avanti sul rogo del Corano

Il pastore protestante della Florida Terry Jones, che minaccia di bruciare il Corano, non ha ancora rinunciato al suo progetto, nonostante le condanne arrivate da tutto il mondo

Il pastore protestante della Florida Terry Jones, che minacciava di bruciare il Corano sabato prossimo per l’anniversario dell’11/9, non ha ancora rinunciato al suo progetto, nonostante le condanne arrivate da tutto il mondo (compresa quella di Obama). Ieri aveva annunciato che annullava l’iniziativa, dopo avere ricevuto assicurazione da un imam di Orlando (che faceva da intermediario) che non sarebbe stata costruita una moschea nei pressi di Ground Zero. Jones aveva detto che sabato, invece di bruciare copie del Corano, si sarebbe recato a New York per discutere lo spostamento della moschea in una località più lontana dal luogo dell’attentato dell’11 settembre 2001. Era emerso anche che l’imprenditore immobiliare newyorchese Donald Trump si era offerto di riacquistare per 6 milioni di dollari il palazzo destinato a ospitare il tempio, cioé il 25 per cento in più del valore dell’edificio. Poi però responsabili del centro culturale islamico di New York hanno fatto sapere di non avere raggiunto alcun accordo col pastore. Jones si è detto "deluso" e "scioccato" e ha aggiunto "potremmo essere obbligati a rivedere la nostra decisione" di rinunciare al rogo del Corano

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