Sarà interrogato mercoledì mattina, Claudio Pinto, l’uomo che domenica 22 a Rota dentro ha ucciso con quattro colpi di pistola Felice Mariani, commerciante 71enne di Melzo. Il giudice per le indagini preliminari Vittorio Masia sentirà l’accusato e deciderà se trattenerlo in carcere, ipotesi certa considerate le prove schiaccianti raccolte contro il carpentiere 37enne. Nelle prossime ore verrà disposta anche l’autopsia sul corpo del 71enne. Non è ancora stato nominato il medico legale che eseguirà l’esame autoptico.
Intanto è giallo su un coltello trovato fra le mani della vittima Felice Mariani: potrebbe avvalorare l’ipotesi di difesa del Pinto che aveva detto di essere stato aggredito. Anche se potrebbe esesre un tentativo di depistaggio dell’omicida, cioè potrebbe averlo messo lui stesso in mano a Mariani.
In effetti i rilievi eseguiti dai carabinieri sulla scena del crimine e le testimonianze di alcuni condomini lasciano pochi dubbi: l’omicida ha agito spinto da un raptus. A scatenare la follia omicida sono stati i rumori provocati dall’uomo mentre stava caricando l’auto. Pinto, che nei mesi scorsi ha più volte manifestato con biglietti la sua insofferenza nei confronti dei pur contenuti rumori dei vicini, ha agito d’istinto, colpendo Mariani con sette colpi di pistola.
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