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L'intervento

Giovanna Ricuperati: “A Bergamo la competitività è un’ossessione, l’innovazione può mettere le ali alle Pmi”

La presidente di Confindustria Bergamo al Kilometro Rosso in occasione della visita di Mario Draghi: "Confidiamo in una strategia europea che si basi su azioni di sviluppo che coinvolgano territori e imprese"

Bergamo. Una lucida analisi di uno dei punti di forza del territorio bergamasco, un discorso legato al tema dell’innovazione su scala continentale e al report presentato da Mario Draghi alla Commissione europea. Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo, è intervenuta in occasione del confronto con l’ex presidente del Consiglio sul ruolo dei centri di innovazione nel panorama europeo.

“La determinazione di Draghi nell’orientare il futuro dell’Europa ci ispira profondamente – esordisce Ricuperati -. Il suo è un atto coraggioso capace di affrontare le complessità, di proporre una visione a lungo termine e di richiamare ciascuno di noi alle nostre responsabilità”.

“La Bergamasca è uno dei pochi territori manifatturieri d’Italia: ci piace pensare che questi territori rari siano preziosi, perchè creano valori non solo per le imprese ma per tutto il contesto – prosegue -. Qui si fondono risorse, innovazione, capitale imprenditoriale e relazionale, per formare un ecosistema basato su valori autentici. Una predisposizione non nata per caso, ma che ha richiesto tempo ed investimenti: si pensa globale e si agisce locale”.

“A Bergamo la competitività è diventata un’ossessione – ammette la presidente di Confindustria Bergamo -. Insieme a Brescia abbiamo dato una prima risposta a come affrontare le sfide del futuro, creando la “Piattaforma Manifatturiera d’Europa”. Vorrei ricordare che Brescia e Bergamo si collocano rispettivamente al primo e al secondo posto nel ranking dei territori ad alta intensità manifatturiera: esportiamo 41 miliardi di valore, che pesa per uno straordinario 49%”.

“Ma non basta essere forti: occorre investire, aumentare la visibilità e la consapevolezza del proprio ruolo, occorre connetterci agli altri motori d’Europa per dare impulso dal basso alla politica industriale europea – continua -. Il basso tasso di disoccupazione rende complicato trovare persone e competenze, un problema strutturale che mette a rischio l’intero sistema. Gli immigrati sono le uniche risorse attivabili per andare incontro alle esigenze delle imprese”.

 

industria manifattura

 

“L’innovazione può davvero mettere le ali alle nostre piccole e medie imprese – conclude Ricuperati -. Confidiamo in una strategia europea che si basi su azioni di sviluppo che coinvolgano territori e imprese, con grande attenzione ai tempi e alle modalità di finanziamento e realizzazione. Il report dell’ex presidente del Consiglio sposa appieno la nostra pratica quotidiana: Draghi ha preparato le istruzioni per l’uso che ora è importante diventino la strategia operativa della nuova governance della nostra Europa”.

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