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Bergamo

Maltempo, la conta dei danni sale a 30 milioni. Nuova raccolta firme: “Il Morla va messo in sicurezza” fotogallery

Aumentano le richieste di risarcimenti da parte di cittadini e imprese. Protesta in via Baioni: "La normalità è ancora lontana. Pulire gli argini del torrente e ripristinare i muri di contenimento, o saremo presto punto e a capo"

Bergamo. Una raccolta firme per “pulire gli argini” del Morla. E per “ricostruire i muri di contenimento” distrutti con l’esondazione del torrente. È l’ultima iniziativa dei residenti in via Baioni a Bergamo, una delle zone più colpite dal nubifragio che nella notte tra domenica 8 e lunedì 9 settembre si è abbattuto sulla città.

“Non ci interessa chi: Comune, Regione, Consorzio di Bonifica, tutti si rimpallano le responsabilità, ma qualcuno dovrà pur occuparsene – commenta Miriana Braghin, 26 anni, tra i promotori della raccolta firme che sarà protocollata a Palazzo Frizzoni -. Paghiamo una tassa per la pulizia e le barriere gonfiabili si sgonfiano piuttosto alla svelta. Anche la protezione civile ci ha detto che non possiamo restare a lungo così”.

I residenti non nascondono la rabbia, come testimonia la curiosa protesta organizzata a lato della strada, dove sono stati posizionati cartelli con slogan di ogni tipo (oltre al banchetto per raccogliere le firme).

A una settimana di distanza “la normalità è ancora lontana”, dicono alcuni di loro. Come Giordano Tentori del civico 14: “Entri pure e guardi. La casa è inagibile, la cucina non c’è e fino a ieri persino lavarsi era un problema. Solo per il ripristino delle opere murarie ci vorranno 200 mila euro”.

Anche le piccole attività economiche stanno lentamente ripartendo, mentre ha riaperto i battenti la palestra Sport Più. “I pompieri ci avevano detto che ci sarebbe voluto un mese e mezzo, noi venerdì abbiamo sistemato l’ultimo pezzo nuovo di pavimento – commenta il titolare Luca Gamba -. Mercoledì sarà agibile anche la nostra piscina. Per arrivare a questo risultato abbiamo lavorato giorno e sera. Almeno trenta persone, tra dipendenti nostri e dell’impresa di pulizie”. I danni? “Inquantificabili”, dice Gamba.

 

A proposito di danni, si è conclusa la raccolta dei moduli per richiedere gli indennizzi. L’importo dei danni complessivi dichiarati su autovalutazione dei cittadini è pari a circa 29 milioni e 500 mila euro, di cui circa 19 milioni e 500 mila euro per danni ad abitazioni private e circa 10 milioni per danni alle attività economiche e produttive.

Lunedì pomeriggio il dato complessivo è stato trasmesso a Regione Lombardia “al fine di motivare il riconoscimento dello stato di emergenza superiore del Comune di Bergamo – spiegano da Palazzo Frizzoni -. In questa fase non sono stati inviati i dati relativi alle posizioni individuali, che saranno valutate solo nelle eventuali fasi successive e che saranno aperte anche ai cittadini che non hanno potuto inviare entro sabato 14 settembre il modulo”. I cittadini che non sono riusciti a compilare il modulo nei tempi stabiliti in questa fase, potranno sempre partecipare alle fasi successive presentando la documentazione con i danni subiti.

 

 

Per quanto riguarda invece gli oneri a carico del Comune di Bergamo, l’aggiornamento della stima dei danni è pari a 1 milione e 700 mila euro. “Il dato complessivo che oggi consegniamo a Regione Lombardia, che contiene anche voci non comprese nella modulistica, rappresenta comunque la portata della gravità dell’evento e delle ricadute che gravano sulle famiglie e sulle imprese – spiega la sindaca Elena Carnevali -. Ci aspettiamo con estrema fiducia che Regione Lombardia riconosca in tempi rapidi il livello B dello stato di emergenza, e si faccia promotrice verso lo Stato del riconoscimento del livello C, quindi del livello di emergenza superiore”.

La sindaca defiisce “di buon auspicio” il fatto che “tutti i rappresentanti istituzionali che siedono in Consiglio regionale, senza distinzione politica, abbiano presentato una mozione congiunta ‘Mozione concernente misure urgenti per gravi danni causati da maltempo nei giorni 8-9 settembre sul territorio della provincia di Bergamo’, in discussione domani”. E che chiede, tra l’altro, di integrare “eventuali finanziamenti statali con fondi regionali”.

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