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Il protagonista

Lookman è tornato davvero: “Gli abbiamo detto di fare quello che ha sempre fatto”

Il nigeriano protagonista assoluto contro la Fiorentina con un assist, un gol e altre grandi occasioni create. Djimsiti: "Ha avuto difficoltà, ma doveva solo stare tranquillo"

Bergamo. La parola più coerente sarebbe “bentornato”, anche se poi, nei fatti, Ademola Lookman non se n’è mai andato. Eppure all’Atalanta è mancato, soprattutto perché per una decina di giorni ad agosto i tifosi hanno vissuto quel brivido quasi normale quando si parla di mercato: il rischio di poter perdere un giocatore, anzi, in questo momento ‘il giocatore’, perché non c’è alcun dubbio che la tripletta di Dublino abbia cambiato la percezione che Bergamo ha del numero 11.

C’è un prima e un dopo il 22 maggio, anche per lui. Bastava sentire quanto forte i quasi 23mila del rinnovato Gewiss Stadium hanno gridato il suo nome una volta segnato il gol del 3-2, ma gli occhi a cuore di tutti i tifosi ad ogni dribbling, ad ogni giocata del classe 1997, diventato anche il primo atalantino nella storia ad essere inserito nella lista del Pallone d’Oro.

Quel posto nei 30 ‘Mola lo ha rivendicato con le prestazioni: cancellando quelle tre partite saltate ad agosto, quando intorno a lui c’erano voci di Paris Saint-Germain che lo hanno portato a chiedere di essere messo sostanzialmente in ‘stand-by’, allenandosi lontano dal gruppo, prima di rientrarci alla vigilia della chiusura del mercato.

“A Torino ci sarebbe stato utile” ha ammesso Gian Piero Gasperini nel post gara, riferendosi alla sfida persa 2-1 contro i granata, “mentre a Milano ci sarebbe stato comunque poco da fare”. È stato utile, eccome, contro la Fiorentina, prima con il dribbling secco su Bove e il cross al bacio per l’incornata di Retegui valsa il provvisorio 1-1, poi per inventarsi il 3-2 finale con doppia finta rientrando sul destro per poi chiudere sul primo palo. Per non parlare della serie di occasioni create con le sue fughe in contropiede nel secondo tempo, non concretizzate per questioni di centimetri.

 

Ademola Lookman Atalanta

 

Il ritorno del numero 11 ha dato nuova linfa all’attacco e un’imprevedibilità a tutta la squadra che è mancata, oltre, ovviamente, ad un riferimento a cui dare la palla quando si trattava di dover ripartire. “Ha avuto un po’ di difficoltà per il mercato e ne eravamo al corrente” ha ammesso Berat Djimsiti nel post partita, “noi gli abbiamo detto di stare tranquillo, che ci conosceva da tempo, di tornare a fare quello che faceva prima e che siamo tutti felici. E così è stato”.

Il conto stagionale del numero 11 sale a uno, in due partite visto che la Supercoppa Europea con il Real Madrid a Varsavia l’ha giocata, pur senza spiccare come nell’altra finale europea stagionale. La cosa più importante per l’Atalanta è che Mola sia tornato in campo e lo abbia fatto ai suoi livelli: a mercato chiuso, con la tranquillità trasmessa anche dai compagni, è inevitabilmente tutta un’altra storia.

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