Bergamo. Un abbraccio caloroso come il sole che accompagna una giornata di festa e celebrazioni, una di quelle che non può non essere festeggiata con una vittoria. Perché lo merita l’Atalanta, lo merita Bergamo, lo meritano i suoi tifosi che come sempre gremiscono il Gewiss Stadium in ogni ordine di posto. Senza eccezioni. Che si vinca o che si perda. Ma quando si vince è decisamente meglio.
Dopo 106 giorni, l’Atalanta torna a giocare di fronte al proprio pubblico, in uno stadio completo, con una Curva Sud finalmente terminata. Con un colpo d’occhio e un’acustica che portano l’atmosfera ad un altro livello. E quasi 23mila tifosi sugli spalti, che hanno festeggiato al triplice fischio un 3-2 sulla Fiorentina che, visto l’avversario, vale un po’ di più.
Un successo che cancella le due sconfitte consecutive, una immeritata ai punti e l’altra pesante, netta, arrivate prima della pausa nazionali sul campo dell’Inter. C’era bisogno di nuova linfa, di una prestazione che desse fiducia al gruppo, nuovo per metà, con due innesti (Bellanova e Retegui) nell’undici titolare insieme a gran parte del gruppo storico. Con la novità più attesa: Ademola Lookman, che a San Siro era in panchina senza minuti sufficienti nelle gambe.
Con lui in campo, poco da fare, è tutta un’altra storia. L’attacco ha una linfa diversa e non sembra affatto un caso che due dei tre gol nel primo tempo portino la sua firma, uno con la pennellata decisiva per Retegui per il pareggio e poi lo spunto individuale che ubriaca la difesa viola per completare l’uno-due letale a ridosso dell’intervallo che dà una decisa spallata al match e dalla quale la viola non si riprende più.
In mezzo, anche il 2-2 di De Ketelaere, che come l’anno scorso nelle prime partite di campionato ci mette la testa spesso e volentieri e anche una serie di occasioni in contropiede nel secondo tempo che hanno lasciato fin troppo aperta una partita che si poteva chiudere con anticipo. Non è arrivato il conto.
Certo, c’è anche da parlare di una difesa che ancora continua a ballare (8 gol incassati nelle prime 4 partite) per la quale la necessità di aggiustamenti è palese, soprattutto in vista dei prossimi impegni. – giovedì contro l’Arsenal, esordio in Champions League – ma per oggi è giusto godersi la vittoria, celebrare il successo tra le mura amiche, accogliere la nuova casa con un successo. Per il resto ci sarà tempo. Casa, dolce casa.
Atalanta-Fiorentina 3-2
Marcatori: 15′ Martinez Quarta, 21′ Retegui, 32′ Kean, 44′ De Ketelaere, 45+1′ Lookman
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Djimsiti, Hien (46′ Brescianini), Kolasinac; Bellanova, De Roon, Ederson, Ruggeri (70′ Zappacosta); De Ketelaere, Retegui (70′ Pasalic), Lookman. A disp. Rui Patricio, Rossi, Kossounou, Comi, Cuadrado, Palestra, Sulemana, Samardzic, Zaniolo. All. Gasperini
Fiorentina (3-4-2-1): De Gea; Martinez Quarta, Ranieri, Biraghi; Dodò, Cataldi (74′ Adli), Mandragora (62′ Richardson), Gosens; Colpani (62′ Ikoné), Bove (74′ Sottil); Kean. A disp. Terracciano, Martinelli, Comuzzo, Moreno, Pongracic, Kayode, Parisi, Beltran. All. Palladino
Arbitro: Juan Luca Sacchi
Ammoniti: Bove (17′), Hien (27′), Mandragora (44′), Richardson (67′), Zappacosta (82′) per gioco falloso
Espulsi: –
Note: 22.705 spettatori, incasso di 539.246,03 euro. recupero tempo pt 1′, st 4′
I gol
0-1 15’ Martinez Quarta – Batti e ribatti davanti a Carnesecchi su un pallone rimesso in area dopo un corner, in tre della Viola in vantaggio sul pallone: l’ultimo tocco è di Martinez Quarta che batte Carnesecchi.
1-1 21′ Retegui – Lookman a sinistra fa secco un uomo e poi trova lo spazio per il cross, perfettamente calibrato per Retegui, perso da Ranieri e abilissimo a incornare il pari.
1-2 32′ Kean – Cross tagliato dalla sinistra a rientrare che viene mancato sia da Djimsiti che da Kolasinac, c’è Kean da pochi passi pronto al più semplice degli appoggi.
2-2 44′ De Ketelaere – Ederson pennella una punizione tagliata dalla destra sul quale di testa arriva il belga, liberatosi dalla marcatura di Ranieri, con un terzo tempo vincente.
3-2 45+1′ Lookman – Il nigeriano parte da sinistra e rientra sul destro per poi battere De Gea sul primo palo dopo due finte per mandare a vuoto i difensori viola.
Il momento chiave
L’uno-due a fine primo tempo – In un momento di difficoltà soprattutto difensiva, ci vogliono due fiammate per ribaltare l’inerzia della partita e soprattutto tramortire una Fiorentina che da lì in avanti non è più stata la stessa in termini di incisività.
Il migliore in campo
Ademola Lookman – Si inventa l’1-1 creando dal nulla il cross per Retegui dopo aver fatto secco Bove, bissa mettendosi in proprio nel recupero per il 3-2. Necessario.
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