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La kermesse

Il Festival Organistico Internazionale torna a Bergamo con la sua 32esima edizione

Diversi i volti di spicco presenti nelle cornici di alcune delle più belle chiese della città: ospite speciale Laszlo Fassang

Bergamo. Dopo il grande successo dello scorso anno, nella ricchissima cornice della Capitale della Cultura e nell’elevato numero di eventi organizzati in collaborazione con Brescia, il Festival Organistico Internazionale ‘Città di Bergamo’ torna nelle sue vesti tradizionali.

Un fil rouge che si rafforza, quello con Brescia e l’Associazione ‘Amici della Chiesa del Carmine’ che ha avviato una rassegna di alta qualità nel proprio territorio, arrivando alla sua seconda edizione.

“Questo è un Festival – sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, nonché vicesindaco, Sergio Gandi – che mantiene una collaborazione lunga e coesa con le associazioni presenti da tanto tempo nel nostro territorio. Una kermesse che ci ha permesso di ospitare grandissimi musicisti. La cosa che mi ha colpito di più, come apprendista assessore, è l’attenzione al pubblico giovane, come esemplifica la riproduzione in streaming dei concerti. Il fatto che si scelgano dei repertori che vadano incontro ad un contesto di pubblico molto ampio è ormai un’abitudine. L’esperienza di BB23 ha contribuito ad elevare la caratura di quest’iniziativa, diventando ormai un punto di riferimento per tutti noi e l’intera città”.

Il palinsesto di quest’anno conferma l’importanza di un evento, organizzato da ‘Vecchia Bergamo Associazione Culturale’, che si conferma il primo per importanza in Italia e tra i primi cinque in Europa, il quale, non a caso, è organizzato nella ‘città degli organi’; infatti Bergamo è la Provincia con più organi in tutta la penisola.

“Abbiamo proposto di spostare i nostri concerti anche a Brescia – ribadisce Fabio Galessi, direttore artistico del Festival -, creando un’attività parallela e di grandissima qualità. Le chiese sono sempre piene: siamo stati in grado di richiamare i giovani, cambiando completamente il tipo di pubblico, dalla piccola nicchia ad uno di modello popolare. Nel momento in cui siamo sbarcati su Youtube abbiamo avuto un vero boom di ascolti, facendo capire l’importanza nello sfruttare queste nuove piattaforme. Il programma è particolarmente bello, portando l’organo ad un livello conoscitivo diverso e accessibile”.

I diversi concerti di questa trentaduesima edizione si snoderanno per le Chiese cittadine, tra cui il Duomo, Santa Maria Maggiore, San Bernardino e Del Giglio, la quale ospita l’organo più antico di Bergamo. I generi attraversati durante le numerosissime esibizioni saranno principalmente quattro: barocco, classico, folkloristico e romantico francese.

“Abbiamo fatto il salto di qualità – così il presidente di Vecchia Bergamo, Maurizio Maggioni -. Siamo partiti da Città Alta con piccole soddisfazioni, adesso siamo nei primi cinque festival europei e il primo a livello italiano. Siamo stati riconosciuti ormai come parte fondante della cultura nella città di Bergamo. Il denaro va e viene, ma le collaborazioni vanno coltivate. Siamo usciti sempre più dai confini, scegliendo nomi di alto livello. Sappiamo veicolare un messaggio a livello universale in modo gratuito, senza mai far pagare un biglietto”.

Infatti, ogni singolo evento sarà completamente gratuito ed accessibile a chiunque. Tra i volti di spicco prende la scena sicuramente Laszlo Fassang con il suo ‘programma segreto’ del giorno inaugurale (venerdì 20 settembre) nella Cattedrale, passando poi per l’anima Jazz del giovane Samuel Gaskin, impegnato all’organo Balbiani delle Grazie il 27 settembre, arrivando a Franz Danksagmuller e le sue improvvisazioni con l’utilizzo di elettronica ‘live’, con tanto di omaggio a Giacomo Puccini per il suo centenario e molti altri ancora.

“Esprimo con grande soddisfazione un affiancamento iniziato tanti anni fa – analizza Simona Bonaldi, vicepresidente Fondazione della Comunità Bergamasca -, con il privilegio di aver assistito a questo sviluppo e questa crescita, arrivando all’edizione scorsa, nella quale abbiamo voluto fortemente esserci, in modo significativo, proiettandoci verso il futuro. Oggi abbiamo la dimostrazione di quanto sia una grande occasione sostenere associazioni che garantiranno, in futuro, la riuscita della cultura come leva per lo sviluppo cittadino”.

Il programma completo può essere consultato sul sito www.organifestival.bg.it; inoltre, durante le esibizioni saranno fornite ricche note esplicative dei diversi avvenimenti, per essere compresi anche dai neofiti, contribuendo all’ampliazione ulteriore del pubblico.

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