Bergamo. È ancora tempo d’incontro, di convivenze possibili? Riparte da questo interrogativo Molte Fedi sotto lo stesso cielo, la rassegna culturale delle Acli di Bergamo, e lo fa con un’ouverture tutta particolare: sarà il concerto della Piccola Orchestra dei Popoli previsto per martedì 10 settembre alle 20.45 al teatro Serassi di Villa d’Almè il primo appuntamento dell’edizione 2024.
“Vorremmo ripartire da quell’intuizione che ha dato origine 17 anni fa alla rassegna: realizzare una convivialità delle differenze proprio a partire dal mar Mediterraneo, mare che dovrebbe unire terre e popoli – afferma Francesco Mazzucotelli, coordinatore della rassegna -. Con l’esperienza della Piccola Orchestra dei Popoli la musica si fa strumento di pace e armonia con un approccio di rivisitazione e contaminazione. Riunendo artisti di diverse nazionalità, la Piccola Orchestra dei Popoli spazia dai canti tradizionali albanesi e libanesi a quelli giapponesi, dalla poesia musicata di David Maria Turoldo al tango argentino”.
“Ma non solo – prosegue Mazzucotelli -. Gli strumenti utilizzati sono realizzati a partire dal legno delle barche dei migranti approdati a Lampedusa e lavorati all’interno della Liuteria del carcere di Opera e di altre liuterie presenti in diverse carceri italiane. Ci è sembrato che questo ensemble fosse il condensato di molti temi che tratteremo all’interno del nostro cartellone: migrazioni, intercultura, discriminazioni, spiritualità e soprattutto il desiderio di aprire passaggi nuovi che intreccino esperienze diverse e plurali. Desidero ringraziare infine la Fondazione della Comunità Bergamasca che sostiene e permette la realizzazione dell’evento”.
Sono disponibili gli ultimissimi posti prenotando i biglietti gratuiti sul sito.
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