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L'esposizione

Le opere del Previtali tornano a “casa”: a Berbenno mostra permanente dell’artista

L’apertura si è tenuta venerdì 6 settembre

Berbenno. Dopo la mostra “glocale” con le opere del’artista brasiliano-svizzero Marcelo Tomaz Galvao de Castro, nome d’arte “Marcelot”, accompagnate dagli artisti valdimagnini, Berbenno continua a respirare arte alla Casa Museo Andrea Previtali, in via A. Previtali 8c, la storica residenza dei genitori del grande pittore bergamasco: venerdì 6 settembre alle 18 si è aperta la mostra permanente “anastatica” (riproduzioni stampate in alta qualità) delle opere di Andrea Previtali conservate in Accademia Carrara.

“La Casa Museo Andrea Previtali è un progetto che avevo in programma da tempo e finalmente grazie al mio gruppo consiliare, all’Accademia Carrara, alla critica d’arte Veronica Masnada e alla donazione fatta da Vanessa Frosio di Veneta Cucine Bergamo e Treviglio è stato realizzato”, dichiara il sindaco Manuel Locatelli.

Nella mostra “anastatica” di Andrea Previtali è possibile ammirare undici opere risalenti tra il 1506 e il 1526, tra cui spicca il polittico di Sant’Antonio Abate, opera donata dal pittore ai berbennesi e custodita, fino al 1767, nella chiesa del capoluogo per poi passare alla famiglia Petrobelli (non si sa se fu trafugata o donata, in seguito alla ristrutturazione della chiesa) e successivamente alla famiglia Mapelli, che alla fine ‘800 la donò all’Accademia Carrara. In sala sono presenti due opere che si possono vedere nella pinacoteca meneghina, La Madonna “Baglioni” e la Madonna “Cassotti”, le restanti opere sono chiuse nei magazzini.

“L’apertura della Casa Museo – prosegue il primo cittadino – non è il traguardo, bensì il punto di partenza per far si che diventi un riferimento culturale per tutta la valle e oltre. La gestione della Casa Museo sarà affidata alla nostra Amministrazione, ai volontari della Pro Loco e alle leve civiche che il nostro Comune ha richiesto. Una sinergia vincente e un ottimo esempio di vivere in comunità e per la comunità”.

“Un altro ambizioso progetto, il mio sogno nel cassetto – prosegue Locatelli – è quello di far tornare il polittico originale, opera dipinta tra il 1513 e il 1515, a Berbenno. L’anno scorso abbiamo avuto un incontro con il curatore dell’Accademia Carrara, Paolo Plebani, che ha colto la nostra proposta, ora in fase di studio; a tal proposito sabato 7 settembre sono stato invitato, grazie alla dottoressa Elisabetta Calcaterra a presentare il nostro progetto nel palazzo della Provincia, Spazio Viterbi, dove saranno presenti critici d’arte e professori. Concludo con una provocazione: L’arte bisogna saperla seminare, e per far si che fiorisca dobbiamo renderla visibile a tutti”.

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