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Il report

Paralimpiadi, il punto sui bergamaschi in gara: due bronzi e tanta sfortuna a Parigi

Ieri (lunedì 2 settembre) è arrivata la seconda medaglia orobica nelle vasche della Defense Arena con la neo-mamma Giulia Terzi: eliminati Petrillo, Bonacina e Tapia. Squalificato Romele

Parigi. Macina podi l’Italia alle Paralimpiadi di Parigi: prosegue la caccia azzurra ai 69 riconoscimenti ottenuti a Tokyo nel 2021.

Tra gli ori ottenuti finora – ben 8 – spicca il capolavoro di Rigivan Ganeshamoorthy, primo classificato al debutto nella competizione olimpica: l’atleta azzurro, nato a Roma da genitori originari dello Sri Lanka, ha centrato il triplo record del Mondo nel lancio del disco F52 (25.48, 25.80, 27.06).

I bergamaschi alle Paralimpiadi di Parigi

Lo score dei bergamaschi nella rassegna francese è fino ad ora di due bronzi, due terzi posti ottenuti nel ciclismo su pista e nel nuoto: prima la medaglia vinta dalla coppia Bernard-Plebani lo scorso 29 agosto nell’inseguimento 4 chilometri, poi il piazzamento della neo-mamma Giulia Terzi nelle vasche della Defense Arena nei 400 stile libero S7 ieri pomeriggio, lunedì 2 settembre.

Non ha centrato una medaglia Claudia Cretti dopo che si era qualificata domenica (1° settembre) alla finale per il bronzo: l’atleta di Costa Volpino ha chiuso dietro alla neozelandese Nicole Murray, autrice di una prestazione sontuosa. Oro per Marie Patouillet e argento per la sua connazionale Heidi Gaugain. La bergamasca ha comunque mostrato una crescita importante negli ultimi mesi e sarà in strada oggi (mercoledì 4 settembre) e venerdì 6 per la gara in linea.

 

Claudia Cretti (suo Instagram)

 

Nella mattinata di ieri, lunedì 2 settembre, ha dato il via alla sua esperienza paralimpica Valentina Petrillo, prima atleta transgender della storia e militante nell’Omero Bergamo, che si è qualificata per le semifinali nei 400 metri piani categoria T12 arrivando seconda al traguardo con il tempo di 58.35, necessario per il ripescaggio. Il penultimo atto ha visto però eliminata la classe 1973 nativa di Napoli con un tempo di 57.58.

Medaglia di legno per Matteo Bonacina che, nel tiro con l’arco a squadre insieme ad Eleonora Sarti, aveva superato la Malesia e la Cina rispettivamente negli ottavi e nei quarti: la coppia azzurra ha poi perso la semifinale 149-156 contro la Gran Bretagna (record paralimpico) che ha poi proseguito fino all’oro trionfando sull’Iran 155-151. Bonacina-Sarti si sono poi giocati il bronzo nella finalina ma nonostante l’ottima prestazione è arrivata la sconfitta contro l’India per 155-156.  Il 40enne di Valbrembo era stato invece sconfitto al primo match nell’individuale.

Brutte notizie, invece, per Giuseppe Romele, squalificato nel triathlon. L’atleta di Pisogne, ma nato a Lovere, si era classificato quarto, ma è stato condannato dopo l’accusa durante la fase di transizione dal nuoto all’handbike. L’azzurro ha comunque terminato la gara ed è in attesa dell’esito dopo il ricorso effettuato.

Nel palinsesto di ieri c’è stato spazio per un altro orobico: Oney Tapia, italocubano di Sotto il Monte, che ha chiuso settimo nel lancio del peso.

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