• Abbonati
Il concerto

Gianluigi Trovesi chiude “Le 2 Rive del Jazz” a Costa Volpino con il TrioVesi e Stefano Bertoli

Appuntamento domenica 8 settembre

Costa Volpino. La rassegna che porta il jazz sulle rive del Sebino giunge alla conclusione dei suoi sei appuntamenti di quest’anno, come tradizione itineranti tra le province di Bergamo e Brescia, sempre per l’organizzazione dell’Associazione di promozione culturale Luigi Tadini e di The Editor Events. Protagonista per l’ultimo appuntamento a Costa Volpino, proprio in riva al lago d’Iseo al Bar delle Rose (ma in caso di maltempo all’Auditorium Caduti del Lavoro), domenica 8 settembre alle ore 18.00, è un’autentica icona del jazz italiano e internazionale: il sassofonista Gianluigi Trovesi. Contrariamente al programma iniziale, l’ecclettico musicista bergamasco ha modificato la formazione, che prevedeva un quintetto, per presentare invece l’originale TrioVesi che del quintetto originale conserva il sodalizio con il chitarrista Paolo Manzolini e il bassista Marco Esposito, questa volta con la partecipazione del batterista Stefano Bertoli.

Il programma rispecchierà invece il progetto originario, per buona parte ispirato alle composizioni dell’album “Mediterraneamente” che Gianluigi Trovesi ha recentemente presentato in concerto in occasione dell’inaugurazione della “Fiera del Libro di Francoforte” su invito dell’Istituto Italiano di Cultura di Francoforte in collaborazione con la “Frankfurt Jazz Initiative”. La conferma che per Gianluigi Trovesi la musica dell’area mediterranea è un campo d’esplorazione privilegiato, in particolare con il suo “TrioVesi”. Oltre alle sue composizioni, il repertorio comprende alcune Tarantelle e altri brani della tradizione mediterranea, ma anche degli anni Sessanta, senza dimenticare alcune incursioni nella classica, da Donizetti a Mahler. Un’ulteriore occasione per celebrare Gianluigi Trovesi che quest’anno ha già conseguito tre prestigiosi premi. La mantovana Fondazione Sanguanini gli ha infatti conferito lo scorso luglio il “Premio Kramer Jazz Night 2024”, a cui è seguito il “Premio Sellani” per il suo sodalizio con il fisarmonicista Gianni Coscia. Ultimo, ma non certo per importanza, il recente primo alla carriera attribuito a Trovesi dalla Federazione nazionale “Il Jazz Italiano” e consegnato in occasione del festival “Il jazz italiano per le terre del sisma” a L’Aquila.

Scrive Claudio Sessa nelle note del disco “Mediterraneamente”: “Per me molti di questi brani sono come delle serenate che si richiamano a un lirismo aperto, a volte teatrale, non ruvide dichiarazioni d’amore che si potevano ascoltare nelle valli Orobiche, dalle quali è emerso il talento di Gianluigi Trovesi, ma la tradizione espressiva che egli definisce ‘mediterranea’ con uno sguardo globalizzante che va da Gibilterra ai Dardanelli, dal Cairo a Marsiglia. Infatti, spesso il suo interlocutore in questa incisione è la chitarra, storica protagonista nelle varie incarnazioni regionali di tante appassionanti canzoni notturne all’amata, anche se poi Paolo Manzolini ne declina l’espressività in modo pienamente contemporaneo. Serenate del mondo d’oggi possono essere considerati alcuni standard della tradizione statunitense, entrambi riletti in modo appassionatamente originale, così come i momenti più ritmici dell’album sono legati alla lunga consuetudine di Trovesi per i temi danzanti e ‘dionisiaci’. Intima è anche la formula strumentale scelta dal leader che lega alcuni suoi storici collaboratori in conversazioni a poche voci, duetti, trii, scarne aperture più collettive che lasciano poi spazio a lievi ‘a parte’ per un singolo strumento”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI