Parigi. La gara più attesa per l’atleta bergamasca di Costa Volpino, all’esordio paralimpico: niente da fare per Claudia Cretti che non è riuscita a centrare una medaglia nella finalina per il bronzo nell’inseguimento individuale femminile sui 3.000 metri.
Al Velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines la gara è iniziata alle 15,16 di oggi (domenica 1° settembre), avversaria la neozelandese classe ’92 Nicole Murray. Quest’ultima è apparsa fin da subito più in palla, mentre la pedalata dell’azzurra non è mai sembrata sciolta.
Il vantaggio di Murray è apparso fin da subito importante, mentre Claudia non è riuscita a mantenere il ritmo tenuto in mattinata nelle qualifiche. La neozelandese ha trionfato – aggiudicandosi la medaglia di bronzo – chiudendo con un tempo di 3’36”206, mentre Cretti ha passato il traguardo finale dopo l’ultimo giro segnando un tempo di 3’43”774.
Per l’azzurra un tempo migliore di un paio di secondi rispetto a quello registrato ai Mondiali di Glasgow, quando Claudia vinse la medaglia di bronzo: un simbolo di una crescita generale intrapresa dalla bergamasca che negli ultimi mesi si è migliorata moltissimo.
Dal canto suo Murray è andata veramente forte, ottenendo la prima medaglia della sua carriera nei Giochi Paralimpici. A Parigi l’atleta di Costa Volpino è attesa ora dalle gare su strada insieme ad Eleonora Mele.
Niente da fare anche per la coppia Bernard-Plebani nella cronometro B dei 1000 metri: dopo il bronzo nei 4 chilometri dell’inseguimento il duo italiano – formato dall’apripista orobico Davide Plebani e l’atleta non vedente piemontese Lorenzo Bernard – non è riuscito a qualificarsi per la finale nella disciplina, chiudendo col settimo tempo (1’3″744).
commenta