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Terno d'isola

Sharon, l’avvocato del presunto omicida: “Valuteremo perizia sulla capacità di intendere e volere”

Secondo il suo legale Giacomo Maj, Moussa Sangare è "stanco e provato" dopo la prima notte in carcere e ha ribadito di essere "dispiaciuto per aver ucciso la 33enne"

Bergamo. Secondo il suo legale è “stanco e provato” dopo la prima notte in carcere Moussa Sangare, il 31enne reo confesso dell’omicidio di Sharon Verzeni, uccisa con quattro coltellate la notte del 30 luglio in via Castegnate a Terno d’Isola.

Sabato mattina intorno alle 8 il presunto omicida ha ricevuto la visita di Giacomo Maj, nominato come avvocato di fiducia dal giovane disoccupato, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dopo che ha confessato di essere uscito di casa con quattro coltelli e aver colpito la 33enne perché voleva uccidere “una persona a caso”.

Il colloquio tra legale e assistito è durato un paio d’ore. “L’ho visto stanco e provato – ha detto Maj, che assiste Sangare anche nel procedimento per maltrattamenti nei confronti della madre e della sorella – . È nello stato d’animo che può avere una persona nella sua situazione”.

L’avvocato ha ribadito che il giovane aspirante rapper è “dispiaciuto per quello che ha fatto”, aggiungendo di non aver parlato con i familiari.

Maj ha poi parlato dei possibili accertamenti riguardo la condizione psichica di Sangare, che alcuni conoscenti hanno descritto essere “di estrema fragilità”, circostanza confermata dagli inquirenti: “Ogni valutazione è prematura – ha affermato, riguardo la possibilità di fare istanza per una perizia sull’eventuale capacità di intendere e volere del ragazzo – Di certo l’aspetto di una valutazione psichiatrica merita approfondimento”.

L’interrogatorio di garanzia dovrebbe svolgersi lunedì 2 settembre, anche se il legale non ha ancora ricevuto comunicazioni a riguardo.

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