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Le reazioni politiche

Omicidio Terno, Lega: “Davvero sono questi i nuovi italiani a cui aspiriamo?”, Sala: “La cittadinanza viene data troppo facilmente”

Il segretario provinciale del Carroccio: "E lo Ius Scholae diventerebbe solo uno specchietto per le allodole per riempire i barconi di bambini". Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra: "Orribile nel suo post è il tentativo di accreditare una origine etnica del femminicidio"

Terno d’Isola. “Fermato Moussa Sangare, origini nordafricane e cittadinanza italiana, sospettato di aver assassinato la povera Sharon. Spero venga fatta chiarezza il prima possibile e, in caso di colpevolezza, pena esemplare, senza sconti. Complimenti ai Carabinieri!”. Questo il post di Matteo Salvini, segretario nazionale della Lega, che, pochi minuti dopo la notizia del fermo da parte dei carabinieri. Lega all’attacco con le parole di Laura Ravetto, responsabile del dipartimento Pari opportunità del partito, che non ci gira intorno: “L’uomo sospettato di aver ucciso Sharon è stato identificato come un 31enne nato a Milano, di origine straniera, e con problemi psichici accertati. La giovane donna avrebbe perso la vita per mano di questo presunto assassino, apparentemente senza motivo. Un episodio tragico che devi farci riflettere. Davvero sono questi i nuovi italiani a cui aspiriamo?”.
“Ringrazio le forze dell’ordine che hanno assicurato alla giustizia l’autore di un crimine così efferato – spiega Fabrizio Sala, segretario provinciale della Lega -. Credo che il problema, al di là della nazionalità dell’assassino, sia legato al fatto che in Italia, e parlo sia da sindaco che da segretario provinciale, la cittadinanza viene riconosciuta con troppa facilità. E, in questo senso, anche la proposta di legge dello Ius Scholae è impropria. Sarebbe un grave errore, perché si tratta solo di uno specchietto per le allodole. Finiremmo per avere i barconi pieni di bambini, spinti a venire nel nostro Paese solo per poter frequentare le nostre scuole e acquisire la cittadinanza. Se così fosse la situazione diventerebbe ingestibile, aggravando anche la già complicata questione dei minori non accompagnati”.

 

Claudio Borghi su X: “Oh, abbiamo i giornali che per una volta ci dicono la nazionalità di un criminale. È ITALIANO. Si chiama Moussa Sangaré”. Silvia Sardone, europarlamentare del Carroccio: “Svolta nel caso di Sharon Verzeni. Fermato l’uomo in bicicletta. Secondo una prima ricostruzione, Sangare (origini africane e cittadinanza italiana) avrebbe ucciso la 33enne senza un movente preciso. Ora aspettiamo che sia fatta chiarezza e soprattutto giustizia per Sharon. Siamo vicini alla sua famiglia”.

Parere diametralmente opposto per Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra: “Ovviamente Matteo Salvini ha già sentenziato la colpevolezza di Moussa Sangare, chiedendo pena esemplare, cioè potenziata? Ciò che è orribile nel suo post è il tentativo di accreditare una origine etnica del femminicidio: questo è inaccettabile perché nega totalmente e colpevolmente la trasversalità di un fenomeno che non riguarda classi sociali, colore della pelle, confini statali e che la maggior parte delle volte nasce dentro i nuclei familiari. Troppo spesso il maschio killer è marito, compagno, partner”.

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