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Salvini alla Berghem Fest: “Pena esemplare per il killer di Sharon. Via la cittadinanza a chi commette gravi reati” fotogallery

Il leader del Carroccio commenta così il fermo: "Che fosse italiano o di qualche altra nazionalità poco cambia; la cosa che non è confortante è sapere che questo soggetto avesse già denunce a carico per maltrattamenti, che vivesse in una casa occupata e che girasse indisturbato con quattro coltelli addosso"

Albino. “Pena esemplare”: così aveva tuonato dalle proprie pagine social il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini dopo l’arresto di Moussa Sangare, reo confesso dell’omicidio di Sharon Verzeni, 33enne di Terno d’Isola.

Un concetto che il leader della Lega ha ribadito nella serata di venerdì 30 agosto alla Berghem Fest di Albino, dove figurava tra gli ospiti insieme al ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, e al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. 

Un evento dall’alto valore simbolico per i militanti del Carroccio, al quale non ha voluto rinunciare nemmeno il vicepresidente del Consiglio: “È morta una ragazza giovane e che si doveva sposare, non può sicuramente passare inosservato. Che fosse italiano o di qualche altra nazionalità poco cambia; la cosa che non è confortante è sapere che questo soggetto avesse già denunce a carico per maltrattamenti, che vivesse in una casa occupata e che girasse indisturbato con quattro coltelli addosso, insomma uno sbandato”.

“Fermato Moussa Sangare, origini nordafricane e cittadinanza italiana – aveva scritto Salvini via Facebook e Instagram venerdì pomeriggio -, sospettato di aver assassinato la povera Sharon. Spero venga fatta chiarezza il prima possibile e, in caso di colpevolezza, pena esemplare, senza sconti. Complimenti ai Carabinieri!”

“Lui è nato in Italia – prosegue il segretario federale della Lega – ed è cittadino italiano, non stiamo parlando di un fatto strettamente legato all’immigrazione. Quello sul quale dovremo lavorare sarà capire come revocare la cittadinanza a soggetti che commettono reati gravi; se stupri, uccidi, o commetti atti simili è giusto che io abbia la possibilità di togliertela, anche se non c’entra con quello accaduto in questo caso in quanto stiamo parlando di un soggetto nato e cresciuto qua”.

“Una ragazza di 33 anni che non torna più a casa non è normale – ha continuato Salvini -. Ho accennato che fosse di origini straniere e la sinistra si è scatenata. È un esempio di cittadinanza non pienamente riuscita che non c’entra nulla con il discorso Ius Scholae o simili. Un uomo che ammazza una donna, se bianco o nero, è pur sempre un assassino. Se esci di casa con la voglia di uccidere devi rimanere in galera chiuso finché campi. Bisogna lottare per difendere quella che è la realtà”.

Ad Albino Salvini ha parlato anche di autonomia differenziata, insieme a Calderoli e Fontana, e del prossimo congresso regionale della Lega: “Lo faremo dopo le elezioni regionali in Umbria, Liguria ed Emilia Romagna, tirando le somme in base ai risultati, all’incirca verso metà novembre”.

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