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Confcooperative Bergamo

Il bilancio

Cooperative Impact, la crescita non si ferma: produzione +12,6%

Si tratta di coop presenti in modo capillare su tutta la provincia, dalle valli alla pianura, dalla città ai laghi, alcune delle quali attive anche nell’export, coprendo differenti settori economici, dalla manifattura industriale e meccatronica alle pulizie e sanificazioni, fino ai servizi ambientali ed ecologici

Cresce il valore della produzione delle cooperative aderenti al registro ‘Impact’, marchio rilasciato da Confcooperative Bergamo alle sole realtà bergamasche che rispondono ad elevati standard qualitativi. Nel corso del 2023 hanno generato sul territorio un impatto economico di oltre 51 milioni, registrando un incremento pari al 12,6%. L’anno precedente, aveva raggiunto i 45,3 milioni di euro. 

Lo rileva il Bilancio aggregato 2023, documento di sintesi che riassume i risultati ottenuti dal progetto volto a contrastare fenomeni spuri, grazie alla creazione del registro Impact che dal novembre 2022 riunisce le cooperative sociali di inserimento lavorativo e le cooperative di produzione lavoro in possesso dei requisiti sotto il profilo dell’autenticità cooperativa, della legalità dei comportamenti e della tutela dei lavoratori, oltre che di certificati standard qualitativi.

Le coop Impact Berakah, Calimero, Totem, Il Barone Rosso, Il Segno, La Solidarietà, Impegno sociale, 

Padre Daniele Badiali, Acli Servizi, Koinè, Bergamo Lavoro, Contatto, Oikos, Cooperativa della Comunità, L’Ulivo, Ecosviluppo, Co.Meta, Sul Serio, Ruah e Il Susino muovono una forza lavoro di 1.600 persone. 

Si tratta di coop presenti in modo capillare su tutta la provincia, dalle valli alla pianura, dalla città ai laghi, alcune delle quali attive anche nell’export, coprendo differenti settori economici, dalla manifattura industriale e meccatronica alle pulizie e sanificazioni, fino ai servizi ambientali ed ecologici. 

“In un territorio a vocazione manifatturiera come quello di Bergamo, il registro Impact rappresenta un’iniziativa concreta – sottolinea Fabio Benigni, responsabile del progetto Impact di Confcooperative Bergamo – per favorire processi virtuosi con le aziende, in un meccanismo di filiera con esiti molto positivi per il territorio in termini di sviluppo economico e sociale caratterizzato da equità, inclusione e sostenibilità ambientale. Per le aziende scegliere di affidarsi alle cooperative Impact significa rivolgersi a realtà dal forte approccio imprenditoriale, in grado di essere partner di qualità, e, al tempo stesso generare impatto sociale attraverso l’inserimento lavorativo di persone con svantaggio, misurato nei bilanci di sostenibilità. Di particolare rilievo nella nostra provincia sono le convenzioni ex art.14 per favorire l’inserimento di persone con disabilità, in ottemperanza alla Legge 68/99: la nostra provincia resta ai vertici nazionali in termini quantitativi e qualitativi”.

Il sistema cooperativo bergamasco, più in generale, lo scorso anno ha permesso di inserire 111 persone con disabilità, grazie a convenzioni ex. articolo 14 sottoscritti con aziende e Provincia di Bergamo. Il dato corrisponde al 10% del totale degli avvii disposti sul territorio provinciale. 

“Fin dalla sua introduzione – sottolinea Elisabetta Donati, dirigente alle Politiche del Lavoro della Provincia di Bergamo – la Provincia di Bergamo ha riconosciuto il valore determinante che la convenzione ex articolo 14 del decreto legislativo 276 del 2003 svolge nel processo di inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità che, riprendendo le parole del testo normativo, presentano particolari difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario. Un riconoscimento che nel corso degli anni ha preso la forma di attività di sensibilizzazione del mondo profit, con particolare riferimento alla promozione dello strumento convenzionale, così come di sostegno economico attraverso i fondi dedicati del Piano Provinciale Disabili (nel 2022 sono stati stanziati 870 mila euro sotto forma di incentivi all’assunzione e per il mantenimento del posto di lavoro)”.

Al momento attuale, 451 persone difficilmente collocabili sono assunte con un contratto di lavoro all’interno di una cooperativa sociale. Nella stragrande maggioranza i contratti sono a tempo indeterminato.

“Senza il contributo fondamentale della cooperazione sociale bergamasca non sarebbe stato possibile raggiungere questi importanti risultati che, è utile ricordare, hanno un impatto socio-economico di sistema ampio, che interessa innanzitutto la vita delle singole persone con disabilità, coinvolge le famiglie, le reti sociali e di conseguenza l’intera comunità dei cittadini”, aggiunge Donati sottolineando tre elementi che reputa essere tra i fattori chiave alla base del lavoro svolto. All’interno delle cooperative sociali di tipo B le persone trovano contesti che valorizzano le potenzialità di ogni individuo. Al tempo stesso, le cooperative sono in grado di rispondere efficacemente ai bisogni articolati che queste persone spesso presentano, attraverso un fattivo lavoro di rete con i servizi pubblici e privati dedicati all’inclusione socio lavorativa e alla promozione della salute mentale. Infine, la cooperazione si dimostra abile nel cogliere le opportunità e nella capacità di sperimentare.

Prova ne è il progetto Viaggio verso l’autonomia, iniziativa avviata nel 2023 che propone strumenti innovativi per l’inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità. Il progetto, finanziato da Regione Lombardia con risorse del Fondo Sociale Europeo, è promosso da un partenariato di enti, di cui la Provincia di Bergamo è capofila e le cooperative del registro Impact partner attivi nell’erogazione delle azioni di riqualifica professionale e supporto alla mobilità territoriale.

“L’inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità – conclude il presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi – è una sfida e al tempo stesso una grande opportunità, un’opportunità che può essere colta solo facendo rete e mettendo al centro la persona. La Provincia di Bergamo è orgogliosa dei risultati raggiunti e di tutti coloro che sono in viaggio verso l’autonomia”.

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