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Le indagini

Omicidio di Terno, strade chiuse per cercare l’arma. Interrogato uno degli uomini in bici

Saranno scandagliati i tombini, perlustrati i giardini pubblici e privati, e ricontrollati i marciapiedi. In caserma a Calusco un uomo, tra i presunti soggetti immortalati in bicicletta dalle telecamere nelle ore del delitto

Terno d’Isola. L’obiettivo è cercare nuovi elementi utili alle indagini, perchè quelli raccolti finora non sono ritenuti sufficienti. Su disposizione della procura, mercoledì 28 e giovedì 29 agosto alcune strade di Terno d’Isola saranno chiuse al traffico per permettere ai carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo con i colleghi del Ros di analizzare meglio la zona in cui si è consumato l’omicidio di Sharon Verzeni. Non solo via Castegnate dove la 33enne è stata accoltellata, ma anche via Merelli dove abitava e da dove è uscita quella sera, e poi ancora le strade del tragitto di circa sei chilometri percorso prima di incrociare il suo assassino.

Alle operazioni dovrebbero prendere parte anche gli uomini del Ris di Parma, oltre agli agenti della polizia locale che si occuperanno della circolazione stradale. I militari, in particolare, cercheranno anche con i metal detector l’arma usata per uccidere la barista (un coltello da cucina o un pugnale, secondo quanto emerso dall’autopsia), oltre ad altre possibili tracce, sue e del suo omicida.

Saranno scandagliati i tombini, perlustrati i giardini pubblici e privati, e ricontrollati quei marciapiedi che già erano stati passati al setaccio subito dopo il ritrovamento della ragazza.

 

Sharon Verzeni

 

Nel frattempo proseguono le indagini per trovare l’omicida, molto complicate come conferma indirettamente quest’ultima iniziativa. Dopo giorni di ricerche, nelle scorse ore è stato individuato e interrogato dai carabinieri di Calusco uno dei presunti soggetti in bicicletta immortalati dalle telecamere in via Castegnate nelle ore del delitto, uno dei nomi individuati per provare a stringere il cerchio e su cui lavorare. È un uomo di una certa età, conosciuto per il suo passato difficile, formalmente domiciliato in un paese dell’Isola ma che sembra condurre un’esistenza piuttosto nomade.

Da quel che filtra, se non il killer, l’uomo in bici potrebbe essere un testimone chiave del delitto. Non è affatto chiaro se sia proprio lui quello ripreso dall’occhio elettronico di vicolo Castello (sul nome e cognome, nelle ultime ore, pare esserci un’ipotesi più che concreta). La sua posizione è al vaglio degli inquirenti, ma per il momento non sono stati emessi provvedimenti nei suoi confronti.

Intanto dalle analisi sui conti bancari di Sharon arriva la conferma dei soldi che aveva versato a Scientology da quando un anno fa aveva iniziato, con alcune colleghe del bar-pasticceria Vanilla di Brembate, a frequentare le riunioni del gruppo che si tenevano il lunedì sera in un paese vicino a Terno.

Somme di denaro che sarebbero state motivo di contrasti con il compagno Sergio Ruocco, suo fidanzato da oltre tredici anni e convivente da tre, che nel frattempo martedì è tornato di nuovo al lavoro.

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