Bergamo. C’è anche Fabio Delmiglio, più noto come il sosia ufficiale italiano dell’attore americano Johnny Depp, tra le persone ascoltate dai carabinieri di Bergamo sabato (24 agosto) per provare a far luce sull’omicidio di Sharon Verzeni.
L’attore bergamasco è stato convocato come persona informata sui fatti: aveva conosciuto la 33enne uccisa a Terno nella notte tra il 29 e il 30 luglio quattro giorni prima, a Brembate, per la precisione al Vanilla Bar, il locale dove Sharon lavorava.
“Sharon mi ha riconosciuto come sosia di Depp, sono il sosia ufficiale in Italia”, ha affermato Delmiglio, che è stato sentito un’ora e mezza dagli inquirenti, all’Agi.
“Mi ha chiesto se fossi stato disponibile a pubblicizzare una cosa per lei”. Più di questo Delmiglio non ha voluto dire.
In mattinata era stato nuovamente al comando di Via delle Valli anche il compagno Sergio Ruocco, tornato poi nel pomeriggio: “Vado e vengo dalla caserma, come in tutti i giorni” ha detto.
“Sarò qui anche domani, in casa e in caserma. Il perché me lo spiegano domani”, ha aggiunto mentre faceva rientro a Bottanuco, alla casa dei genitori di Sharon.
Nella giornata di venerdì in mattinata gli inquirenti avevano perlustrato l’abitazione di Terno d’Isola in via Merelli: “È stato un sopralluogo diverso rispetto a quello di ieri: i carabinieri hanno prelevato alcuni dispositivi: cellulari, computer e altre cose”.
“Di telefoni ne avevo più di uno” aveva dichiarato il 37enne, che ieri pomeriggio era già stato al comando per fornire supporto agli investigatori nell’analisi dei reperti.
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