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Il calendario

Le persone al centro del teatro: la formula della Fondazione Teatro Donizetti che piace ai cittadini

Dal Donizetti Studio, a “Il centro della musica”, dalle collaborazioni con l’Ensemble Locatelli, a quelle con il Politecnico delle Arti: il bilancio dei primi mesi del 2024 e i prossimi appuntamenti

Nell’era dello streaming, la Fondazione Teatro Donizetti punta alle emozioni dal vivo. Cambia però il punto di vista: ora è il teatro che si avvicina alle persone, letteralmente. Dopo l’opera di restauro dell’edificio, conclusa nel 2021 a seguito di quasi tre anni di lavori, la Fondazione ha iniziato a proporre nuove attività culturali e ricreative anche nelle sale meno conosciute e fuori il teatro.

Parola d’ordine “accessibilità”, in tutte le sue sfumature. Dal punto di vista fisico-architettonica, generazionale, relativamente a gusti e stili di vita. “L’idea è che il Donizetti diventi la casa dei bergamaschi, un luogo in cui tutti possano riconoscersi”, commenta Massimo Boffelli, direttore generale della Fondazione Teatro Donizetti.

Una di queste novità è sicuramente il Donizetti Studio, inaugurato il 26 giugno 2023. Un vero e proprio sguardo dal teatro sulla città, una moderna struttura circolare dalle pareti trasparenti che si trova in Piazza Cavour a Bergamo, tra le mura del Teatro Donizetti e la fontana dedicata al celebre compositore bergamasco. “Si tratta di uno spazio aperto a cittadini e visitatori di ogni età, dove vivere l’arte attraverso laboratori, mostre, incontri formativi e performance – spiega Boffelli –. Non è semplicemente un altro luogo in cui fare cultura, ma un occhio esterno al teatro per l’incontro, l’osservazione, la scoperta e la sperimentazione, una vera e propria finestra a cui tutti i cittadini possono affacciarsi partecipando ad un continuo dialogo tra interno ed esterno”.

Il progetto è la concretizzazione di una riflessione sul pubblico e sugli artisti del futuro: “Donizetti Studio nasce con lo scopo di creare un primo contatto tra l’arte, in ogni sua forma, ed i cittadini, a partire dai piccolissimi”. Il risultato è un palinsesto ricco di attività, come i laboratori di canto per adulti, e per adulti con bambini, la festa della musica, mostre artistiche e fotografiche, e i percorsi in collaborazione Tantemani, centro formativo, espressivo e artigianale per persone con disabilità intellettiva o che vivono momenti di fragilità.

Dall’inizio del 2024 sono state oltre 500 le presenze ai corsi direttamente proposti da Donizetti Studio e più di dieci le associazioni del territorio coinvolte, Bergamo Film Meeting, Festival Danza Estate, Università degli studi di Bergamo, Fiera dei Librai, Politiche Giovanili del Comune di Bergamo, Tantemani/Pigmenti, Casa di Leo, Festival Orlando, Art Maiora, Allegra Brigata Cinematica, Punk Rock Raduno, Accademia Carrara.

L’estate del teatro cittadino è da tempo animata dal Summer Camp, quattro settimane in cui i bambini e i ragazzi tra gli 8 e i 14 anni possono vivere in modo inusuale gli spazi dell’edificio storico. La proposta piace anche ai genitori: i 75 iscritti del 2023 sono diventati 130 nel 2024.

Per gli affezionati del Donizetti Studio, dal 17 settembre riparte “Crescere con la Musica”, suddiviso in 8 incontri (17 e 24 settembre; 1, 8, 15, 22, 29 ottobre; 5 novembre). Il corso si rivolge ai bambini dell’età prescolare e prevede sempre la partecipazione di bambini e adulti insieme. Attraverso il gioco bambini e bambine sviluppano l’orecchio melodico, ritmico ed armonico, le abilità motorie, l’ascolto e l’osservazione. Inoltre, il 21 settembre è in programma “Soffio d’Autunno”, un incontro tra musica, canto e lettura espressiva per salutare l’estate e scoprire la magia della natura attraverso la voce, le parole e il movimento.

Per quanto riguarda le altre iniziative, anche quest’anno Bergamo Jazz, la rassegna dedicata alla musica black promossa dalla Fondazione Teatro Donizetti, ha aderito – il 30 aprile scorso – all’International Jazz Day, iniziativa Unesco che promuove in tutto il mondo i valori di inclusività e di dialogo tra culture diverse insiti nella musica di estrazione afroamericana.

In questa occasione le Mura di Bergamo, riconosciute dalla stessa Unesco Patrimonio dell’Umanità, hanno ospitato un concerto a cielo aperto. Nei pressi della Cannoniera di San Giovanni si è esibito il pianista Simone Graziano, uno dei più interessanti e innovativi esponenti del jazz italiano ed europeo degli ultimi decenni.

Rimanendo in ambito melodico, la terza edizione de “Il Centro della Musica” ha riscosso un grande successo. Cinque appuntamenti il sabato pomeriggio tra maggio e giugno, tutti con inizio alle 17 , per duecento uditori ospitati nel ridotto “Gavazzeni” del teatro. Una location che non viene considerata un diminutio, ma anzi uno spazio da riscoprire

Protagonisti de “Il Centro del Mondo” sono stati, ancora una volta, due formazioni d’eccellenza specializzate, rispettivamente, nel repertorio classico e barocco: l’Orchestra Filarmonica Italiana (OFI) e l’Ensemble Locatelli. Quest’ultima in particolare ha iniziato quest’anno una collaborazione stabile con la Fondazione Teatro Donizetti in occasione della sesta edizione della stagione concertistica dell’ensemble, l’unica rassegna cittadina dedicata alla musica barocca.

Sempre nella cornice del ridotto “Gavazzeni” dal 6 al 26 settembre prenderà il via la prima edizione del “Donizetti Festival Fiati, rassegna concertistica del Politecnico delle Arti di Bergamo organizzata in collaborazione con la Fondazione Teatro Donizetti.

Protagonisti saranno virtuosi e talentuosi artisti di fama nazionale, con un tabellone composto da cinque concerti e quattro masterclass. Dopo l’inaugurazione, in cui si esibirà l’Orchestra Fiati del Politecnico insieme al Maestro Riccardo Crocilla, il secondo appuntamento, in programma sabato 21 settembre alle 20,30, coinvolgerà il Gruppo Ottoni dell’istituto, sul palco con il Maestro Francesco Tamiati, prima tromba dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.

Con il Progetto Young, laboratorio di formazione per giovani attori, attrici e drammaturghi, ideato dalla direttrice artistica Maria Grazia Panigada, la competenza e l’arte scenica escono dal teatro insieme ai ragazzi e ragazze che vengono selezionati. Diversi dei giovani allievi che hanno completato il percorso didattico di formazione attoriale, coordinato dal bergamasco Fabio Comana, sono approdati in prestigiose compagnie o celebri scuole di recitazione. La proposta formativa è arricchita dal laboratorio di regia, riservato ad un piccolo gruppo accuratamente selezionato e tenuto dal celebre attore e regista Cèsar Brie.

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