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Nel parco

Trucca, animali morti a causa del botulino: “Acqua pulita, le specie vittime di una tossina prodotta dal batterio”

Arrivato l'esito delle analisi sui "pazienti 0", i due cigni: la diffusione favorita dalle alte temperature e dalla carenza di ossigeno. Ruzzini: "Stiamo aumentando la portata del laghetto per favorire il ricircolo dell'acqua"

Bergamo. È il botulino, un batterio che normalmente vive e prolifera sui fondali di laghetti e stagni, ad aver causato la morte degli animali nello specchio d’acqua all’interno del parco della Trucca a Bergamo. Questo l’esito delle analisi completate dall’Istituto Zooprofilattico della Lombardia sulle carcasse dei due “pazienti 0”, i due cigni morti alcune settimane fa nel laghetto dell’area verde adiacente all’ospedale Papa Giovanni.

I due eleganti uccelli acquatici non sono state le uniche vittime di un male che fino ad oggi non aveva un nome: nel parco erano infatti state ritrovate anche le carcasse di 6 germani, 9 anatre e svariati pesci. Una vera e propria tragedia naturale che aveva fatto pensare anche a scenari ben peggiori, come l’avvelenamento dell’acqua.

“Le analisi hanno individuato la responsabilità delle morti nel botulino – commenta l’assessora al Verde del Comune di Bergamo Oriana Ruzzini -. Accade che quando vengono registrate temperature più alte della media e si crea una carenza di ossigeno il batterio proliferi e produca una tossina che si accumula nelle carcasse di mosche e altri insetti”.

Gli animali che hanno perso la vita nelle ultime settimane sono stati a loro volta avvelenati da questa sostanza tossica, con le carcasse degli insetti a fare da diffusori di un male invisibile. “Questa tossina attacca il sistema neuro-muscolare: avevamo già notato i classici segnali, come forme di paralisi flaccida delle ali e del collo – evidenzia Ruzzini – Ora abbiamo ricevuto la conferma ufficiale dei nostri sospetti”.

“Dopo le analisi l’Istituto ha offerto una serie di avvertenze per evitare che il fenomeno si verifichi di nuovo – prosegue l’assessora -. La cautela ora è quella di aumentare la portata del laghetto, favorendo così il ricircolo dell’acqua, e di rimuovere carcasse di animali morti qualora dovesse verificarsi una nuova diffusione della tossina”.

 

Parco della Trucca, le condizioni del laghetto

 

Le operazioni di immissione dell’acqua sono iniziate già nella serata di ieri (giovedì 22 agosto) e proseguiranno questa mattina (venerdì 23) grazie alla disponibilità del Consorzio di Bonifica (“Se nei prossimi giorni dovesse arrivare un po’ di pioggia questo problema non sussisterebbe”).

“Dal 15 agosto ad oggi non ci sono stati nuove morti, un segnale certamente positivo. Ma la nostra attenzione rimarrà alta – sottolinea Ruzzini – La rassicurazione forse più importante che arriva dalle analisi è la certezza di come l’acqua del laghetto sia pulita”. Gli esiti dei test dell’Izsler offrono anche la conferma di come non sia presente alcun pericolo né per le persone né per gli animali domestici che, passeggiando per il parco, si fermano ad abbeverarsi nello specchio d’acqua.

“La proliferazione di questo batterio rappresenta purtroppo un fenomeno che accade ciclicamente ed è favorito dal cambiamento climatico – conclude -. Chiediamo ai residenti, qualora dovessero notare un pesce o un altro animale morto, di avvisare prontamente l’assessorato al Verde affinché si possa intervenire tempestivamente per scongiurare una nuova accensione del focolaio”.

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