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Il quadro

Bassa, la politica riaccende i motori. E gli occhi sono tutti puntati sulle elezioni provinciali

Se il centrosinistra si è mosso in anticipo, l'asse FdI-Lega-Forza Italia non ha ancora svelato le proprie carte: i partiti correranno da soli per il rinnovo dell'aula di via Tasso

Con la tregua ferragostana ormai agli sgoccioli, anche nella Bassa Bergamasca la politica è pronta a riaccendere i motori. E, con essi, molte (probabili) polemiche in vista dei prossimi appuntamenti spartiacque, a partire dalle elezioni provinciali di fine settembre.

A sud del capoluogo, il tornado elettorale dello scorso giugno ha rivoluzionato i vari pesi di potere, delineando uno scacchiere inedito, dominato da un centrodestra che si è goduto pure la ciliegina sulla torta di Romano (che al ballottaggio ha scelto il forzista Gianfranco Gafforelli).

Già, perchè tanti voti portano non solo grandi responsabilità, ma anche altrettanti posti di prestigio, e mettere insieme diverse anime non è per nulla semplice. Lo si è visto lo scorso luglio in occasione dell’elezione dell’amministratore unico di Sabb (Servizi Ambientali Bassa Bergamasca): alla fine l’asse FdI-Lega-Forza Italia, insieme al Pd, ha votato compatto il vicesindaco azzurro di Mornico al Serio, Luca Signorelli, ma non senza uno strascico polemico di peso con Juri Imeri, primo cittadino della “big” per eccellenza, Treviglio, che ha abbandonato la sala prima del voto.

La serata, al di là del risultato, potrebbe aver rappresentato una sorta di spartiacque, con il territorio ora molto meno “Treviglio-centrico” e aperto ad alleanze inedite.

A partire dalle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale: e se il Partito Democratico si è mosso in anticipo, presentando la propria lista prima delle vacanze (a rappresentare la Bassa, oltre alla consigliera uscente e sindaca di Cologno al Serio Chiara Drago, anche Erik Molteni e Giorgia Aceti, consiglieri comunali a Treviglio e Covo), i tre partiti del centrodestra non hanno ancora svelato le loro carte. Ma, al di là delle alleanze, già la scelta di correre da soli è una notizia importante: anche perchè la partita è di quelle da non perdere, nonostante non si elegga il presidente della Provincia (il dem Pasquale Gandolfi resterà al timone sino al 2025), e con una situazione in continuo divenire non si possono compiere passi falsi nella scelta dei candidati.

 

Pasquale Gandolfi
Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia di Bergamo

 

Già, ma chi saranno i “bassaioli” in lista? Negli ultimi giorni, in casa Lega starebbe prendendo piede l’ipotesi di un passo avanti per Imeri, che oltretutto, grazie al voto ponderato e rappresentando un Comune di grandi dimensioni, avrebbe ottime probabilità di essere eletto. Ma, dopo il caso Saab, come prenderebbe la candidatura il territorio, tenendo anche conto del “rumor” che vorrebbe lo stesso Imeri pronto alla conquista nel 2027 del Comune di Caravaggio, forse in un inedito ticket con l’ex sindaca di Misano Daisy Pirovano?

Ragionamenti sono in corso anche dalle parti di Fratelli d’Italia, che – forte dell’ottimo consenso alle ultime amministrative della Bassa – punta a un “all-in” in vista della nomina del nuovo presidente prevista per il nuovo anno.

E Forza Italia? La sua lista, che sarà aperta anche al civismo, sarà presentata il prossimo 2 settembre a Sarnico: per la Bassa dovrebbe essere confermato il nome di Umberto Valois, il cui lavoro negli ultimi anni in via Tasso ha ricevuto apprezzamenti bipartisan, ma non è escluso anche un altro nome dal territorio. Anche perchè da quelle parti gli azzurri potranno contare su molti voti, considerando che a Romano Forza Italia è risultato il primo partito.

Per le certezze, comunque, non resta che aspettare pochi giorni: le liste andranno presentate entro l’8 e il 9 settembre prossimi.

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