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Il dato

Vacanze estive, le famiglie bergamasche si indebitano fino a 1.600 euro

A pesare sulle finanze è anche il considerevole aumento dei prezzi: circa il 22% rispetto allo scorso anno

Non tutte possono permettersele, ma per tante famiglie bergamasche le vacanze estive restano irrinunciabili. Costi (quasi) quel che costi. E’ in media di 1.600 euro, per oltre 125 milioni di euro complessivi, il debito che oltre 78mila nuclei famigliari del nostro territorio hanno deciso di contrarre pur di non sacrificare il tanto agognato periodo di riposo.

La stima arriva da Susini Group S.t.P, studio di Firenze attivo nella consulenza del lavoro, che stila anche una classifica delle città in cui si contrarranno i debiti maggiori: se a livello regionale spiccano Lazio, Campania, Lombardia, Piemonte e Sicilia, fra le città, invece, Milano guida la top 10 delle famiglie che si indebitano con una media di 3.800 euro, seguita da Roma (3.500 euro), Torino (3.400 euro), Napoli (3.050 euro), Firenze (2.800 euro), Genova (2.700 euro), Bologna (2.650 euro), Palermo (2.200 euro), Verona (2.100 euro), Bari (1.850 euro). Le famiglie italiane che contraggono più debiti tendono a essere composte da circa tre persone.

A pesare sulle finanze delle famiglie bergamasche anche il considerevole aumento dei prezzi: quest’estate la spesa media pro capite per una settimana di ferie sarà infatti di 615 euro, con un incremento del 22% rispetto allo scorso anno. Intorno a 1.150 euro, invece, sarà quella dei turisti provenienti dall’estero.

“Anche le mete estere, a causa degli aumenti del costo dei traghetti e dei voli, non sono più convenienti e gli italiani, in controtendenza con il 2023, preferiscono rimanere in Italia riducendo del 4% i viaggi all’estero”, afferma Sandro Susini, consulente del lavoro e fondatore di Susini Group S.t.P. Gli aumenti di prezzo nel settore Turismo sono dovuti principalmente al costo delle strutture ricettive, che annotano fino al 23% di incremento rispetto al 2023, ai servizi spiaggia (+11%) e ai trasporti (+26%).

 

Sandro Susini

 

A seguito degli ingenti incrementi dei costi, molte famiglie si vedono quindi costrette a ridurre i giorni di vacanza e a indebitarsi: “Sono 16 milioni – continua Susini – pari al 27% della popolazione, gli italiani che hanno deciso di andare in ferie per non più di 7 giorni, e 29 milioni, poco meno del 50%, quelli con vacanze superiori alla settimana. In diminuzione sono anche le persone che si possono permettere il fuoriporta di fine settimana con un calo del 3%”. Le famiglie che si recano in vacanza per non più di una settimana sono residenti nel Sud Italia per il 57%, al Centro per il 25% e al Nord per il 18%.

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