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Parigi 2024

I Consonni e la pista sono l’oro di Bergamo: Chiara e Simone, fratelli Olimpici

L’inseguimento a Tokyo nel 2021, la madison quest’anno: una famiglia di Brembate Sopra fa la storia dei Giochi

Fratelli olimpici, medaglie d’oro. Legati indissolubilmente da un destino comune: vincere sotto i cinque cerchi. A migliaia di chilometri di distanza, da Tokyo a Parigi, tre anni e cinque giorni tra i due momenti più belli probabilmente della loro vita, sicuramente della loro carriera. Finora. Per far festeggiare un paese della provincia come Brembate Sopra, ottomila abitanti e due medaglie d’oro. Cresciute nella stessa famiglia.

Simone e Chiara Consonni, oro di Bergamo, come del resto è la pista, di cui i portacolori orobici sono diventati eccellenze e campioni di livello mondiale. Cinque anni di differenza l’uno dall’altro, ma entrambi cresciuti con la bicicletta. Il maggiore, classe 1994, a fare da traino alla sorella minore. Anche il terzo fratello ci aveva provato, prima di scegliere un’altra strada.

“Papà mi portò alla pista d’atletica quasi per gioco, anche se il nonno non voleva” ama sempre ricordare Simone parlando delle sue prime gare. Iniziò sulle due ruote quasi per caso. La sorella era poco più che neonata, poi anche lei si è unita. Ha provato a ripercorrere le gesta di Simone. In tutti i sensi. Dividono la carriera tra strada e pista: partecipano ai grandi giri (lui è tesserato Lidl-Trek, lei per la UAE Team), collezionano medaglie sul velodromo con la maglia azzurra.

Era il 4 agosto 2021 quando l’allora ventiseienne batteva la Danimarca nella finalissima dell’inseguimento a squadre in Giappone, insieme a Ganna, Milan e Lamon. Oro olimpico, con Consonni protagonista di una chiusura decisiva per salire sul gradino più alto del podio — dove tra l’altro ebbe anche qualche attimo di defiance, presto risolto. Scherzi dell’emozione, condivisa coi compagni.

La stessa squadra che a Parigi si è messa al collo un altro bronzo, medaglia alla quale Simone spera di poter aggiungerne magari una terza. Del resto la sua Olimpiade non è ancora finita: il 10 agosto alle 18 si giocherà la finale della madison, stavolta insieme a Elia Viviani.

Una specialità che alla famiglia è ormai cara, anzi, più che cara, visto che è quella in cui Chiara insieme a Vittoria Guazzini ha vinto il suo primo oro olimpico della carriera. Una medaglia inaspettata, un capolavoro, battendo le campionesse in carica della Gran Bretagna 37 punti a 31.

 

 

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Un successo che ha lasciato quasi incredula la 24enne dal sorriso contagioso, ma che si è lasciata andare alle lacrime nel giro trionfale con la bandiera italiana addosso. Il podio l’aveva sfiorato nell’inseguimento a squadre, perdendo però la finale per il bronzo all’ultimo contro le britanniche. Si è presa la sua rivincita.

Oggi Simone e Chiara si possono guardare negli occhi e chiamarsi campioni olimpici. Anzi, fratelli olimpici. Come hanno fatto dopo l'oro della madison. L’oro di Bergamo, che sulla pista continua ad andare veloce, velocissimo. Collezionando medaglie straordinarie sul velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines. Una pista che parla sempre più bergamasco.

 

Chiara Consonni
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