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San pellegrino terme

La proposta americana è realtà: il Grand Hotel sarà un resort con 118 camere e una spa “rivoluzionaria”

Il gruppo californiano Ekn Development si è aggiudicato il bando per il recupero della struttura: nel progetto, con un investimento superiore ai 64 milioni, anche un ristorante, negozi di lusso e una speakeasy lounge

San Pellegrino Terme. La proposta a stelle strisce per dare nuova vita alla struttura è realtà: il bando di gara per il completamento del recupero e la gestione del Grand Hotel di San Pellegrino Terme è stato vinto dal gruppo americano Ekn Development di Newport Beach, California.

Si tratta di un passo decisivo nel percorso di rilancio turistico-termale intrapreso dal Comune brembano e partito con l’Accordo di Programma siglato nel 2007 con Regione Lombardia e Provincia di Bergamo. Il Grand Hotel costituisce, insieme al Casinò, il monumento simbolo di San Pellegrino Terme, una vera e proprio istituzione che permette al paese di essere conosciuto a livello nazionale e nel mondo come “città del liberty”.

Il complesso monumentale, acquisito dalla Provincia nel 2000 e successivamente trasferito in proprietà al Comune, è una risorsa centrale nello sviluppo turistico del Comune. La proposta progettuale presentata da Ekn Development, comunica l’amministrazione, “risponde nel modo migliore e più compiuto a questo obiettivo, prevedendo il completo recupero del Grand Hotel e del parco annesso come albergo di lusso e cioè con la destinazione per tanti anni soltanto auspicata e sognata”.

Accanto alla soddisfazione per la qualità della proposta presentata, il Comune desidera sottolineare “l’entusiasmo manifestato dal Ceo del Gruppo Ebbie K. Nakhjavani nei riguardi della nostra cittadina e testimoniati dalla scelta di scommettere ed effettuare un investimento così importante per il recupero del nostro Grand Hotel”.

 

Grand Hotel a San Pellegrino

 

La proposta consentirà al gruppo californiano di gestire per 99 anni il complesso e non costituisce un semplice rifacimento dei piani superiori dell’edificio, bensì un vero e proprio progetto di rinascita, “in grado di riportare il Grand Hotel alla sua gloria passata, restituendogli il ruolo di faro luminoso nel cuore di San Pellegrino Terme”.

Verranno realizzate 118 camere che evocheranno la raffinatezza delle ville italiane del periodo della Belle Epoque e che verranno collocate, come nel passato, nei quattro piani posti sopra il piano terra. Il piano seminterrato ospiterà una Spa rivoluzionaria e all’avanguardia che prevede lo sfruttamento delle sorgenti comunali con annessa speakeasy lounge che riporterà in un’epoca passata. Il piano terra ospiterà un ristorante raffinato e negozi di lusso per un tocco di esclusività, mentre al piano sottotetto sotto la cupola è previsto uno spazio che si apre su una biblioteca-bar e una terrazza all’aperto, pronta ad accogliere riunioni, conferenze ed eventi di gruppo.

L’area esterna, immaginata come un’oasi all’aperto ospiterà un bar che si affaccia su una piscina a sfioro e una vasca idromassaggio, mentre sul retro del Grand Hotel verranno realizzati campi da bocce, posti a sedere attorno ad un fuoco all’aperto e giardini lussureggianti.

L’investimento per il restauro e il recupero dell’immobile è quantificato in poco più di 64 milioni di euro, con una compartecipazione pubblica di 5 milioni (3 milioni di euro il contributo di Regione Lombardia, 2 milioni quello comunale), mentre il canone d’affitto annuo indicizzato riconosciuto al Comune è di 10mila euro.

“Siamo certo soltanto al primo passo di un percorso che sarà ancora lungo – continua la nota del Comune -, ma confidiamo che la capacità, la qualità e la forza di Ekn Development, conosciuto nel mondo per numerosi altri straordinari e innovativi investimenti realizzati e in corso di realizzazione in ambito alberghiero, unito alle parole di entusiasmo e ammirazione espresse per la nostra cittadina da Ebbie K. Nakhjavani, possano portare presto a ridare vita e splendore a questo nostro gioiello liberty e completare, con questo nuovo fondamentale tassello, il rilancio turistico di San Pellegrino Terme”.

L’importanza dell’intervento e l’entità dell’investimento complessivo stanno già attirando l’attenzione di diversi operatori economici, pronti a investire in Val Brembana. Il rinnovato interesse per San Pellegrino, che vede il coinvolgimento di investitori di calibro internazionale, sta creando un clima di grande fermento e nuove opportunità per l’economia locale.

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