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Il caso

Aeroporto: “Al check-in minacce e insulti, abbiamo paura”, Sacbo: “Massima attenzione”

Aumentano le situazioni critiche per i lavoratori: “Serve maggior tutela”, Fit-Cisl richiede un tavolo di confronto

Orio al Serio. “Riceviamo minacce tutti i giorni”: è una delle tante voci che quasi non vedeva l’ora di segnalare le continue situazioni critiche tra staff e passeggeri che si verificano all’aeroporto di Orio al Serio in un periodo fervente come quello estivo.

A.R. lavora da ormai quasi dieci anni al check-in e ammette, senza ombra di dubbio, di “averne vissute di ogni”. La causa scatenante dell’ira dei visitatori è il continuo moltiplicarsi di situazioni di voli in ritardo, cancellazioni e overbooking. Quest’ultimo imprevisto sta notevolmente aumentando, arrivando a volte ad addirittura 15 sovrapposizioni in determinati voli.

“Capiamo che i passeggeri siano un po’ nervosi e lo possiamo accettare – continua la donna -, ma spesso si supera veramente il limite: gente che urla, scaraventa a terra le valigie, minaccia di aspettarci appena finiamo il turno e a volte salgono addirittura sui nastri trasportatori”. Infatti, solo poche settimane fa, durante il guasto informatico, si è sfiorata la tragedia: “Sembrava il finimondo”.

Parliamo di situazioni veramente pericolose e che ormai si ripetono quasi ogni giorno, dove le vittime, non sono direttamente responsabili dei diversi eventi, ma diventano ormai le valvole di sfogo. In alcuni casi è necessario un intervento esterno, anche se “quando chiamiamo le forze dell’ordine capita che arrivino troppo tardi, oppure non hanno la facoltà di poter intervenire; la sorveglianza c’è, ma non è abbastanza efficiente. A volte ci sono altri turisti che provano ad intervenire, ma raramente, anche perché dopo diventerebbe controproducente per loro”.

Per ovviare al problema, in tutela dei quasi 300 lavoratori che popolano l’aeroporto, si sono schierati anche i sindacati, in particolare la Fit-Cisl, mandando una richiesta per un tavolo di confronto con Sacbo, Enav, questura e tutti gli attori coinvolti.

Nella speranza che gli episodi si affievoliscano, continuano le preoccupazioni degli addetti al controllo biglietti: “Una volta un signore aveva addirittura sollevato la sua valigia dietro alla testa – ha concluso l’addetta al check-in -, tant’è che pensavo me la tirasse addosso a momenti. Abbiamo paura a venire qua durante il nostro turno, alcuni spesso dicono di volersi licenziare. Ormai il flusso sta aumentando notevolmente, ma lo spazio è decisamente limitato a contenere tutte queste persone. Abbiamo bisogno di essere maggiormente tutelati”.

Una situazione che allarma e che sicuramente non passa inosservata anche nei ‘piani alti’ di Sacbo, che tramite le parole del suo presidente Giovanni Sanga ha precisato come “su questi temi c’è la massima attenzione da parte nostra”.

 

aeroporto orio al serio
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