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Costo della vita

Città più care d’Italia, Bergamo 45esima nella classifica generale e quinta in Lombardia

Secondo l'Istat il rincaro annuo per una famiglia media residente nel nostro capoluogo è di 279 euro. Tra le province più virtuose Pavia, con 112 euro, la più cara in assoluto è Siena con 663 euro

Bergamo. Quinta in Lombardia, 45esima in Italia. Questa la posizione di Bergamo nella classifica delle città più care d’Italia. Secondo un’indagine dell’Istat, il rincaro annuo per una famiglia media residente nel nostro capoluogo di provincia è di 279 euro.

In Lombardia, davanti a Bergamo si piazzano Lecco con 420 euro, Como con 419 euro, Milano con 400 euro e Mantova con 315 euro. Dietro di noi a pari merito Varese e Brescia con 251 euro, a seguire Cremona con 224 euro, Lodi con 157 e in coda Pavia con 112 euro. Un divario, tra la prima e l’ultima città lombarda in classifica, di ben 308 euro, quasi quattro volte tanto.

In testa alla top ten delle più care d’Italia, vince ancora una volta Siena, che, con l’inflazione più alta, +2,6%, registra anche la maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 663 euro a famiglia. Medaglia d’argento per Bolzano, dove il 4° più alto rialzo dei prezzi, +2%, determina un incremento di spesa annuo pari a 579 euro per una famiglia media. Medaglia di bronzo per Rimini che con la terza maggiore inflazione del Paese (ex aequo con Benevento), +2,1%, ha una spesa supplementare pari mediamente a 571 euro annui.

Appena fuori dal podio Parma (+1,9%, pari a 516 euro), poi Padova (+1,9%, +488 euro), Trento (+1,6%, +471 euro), al settimo posto Pisa (+1,8%, +459 euro), poi Benevento (+2,1%, +449 euro) e Macerata (+2,2%, +443 euro). Chiude la top ten Pordenone (+1,8%, +440 euro).

Nella graduatoria delle città più virtuose d’Italia, nessuna città è in deflazione. Al 1° posto ancora una volta Biella, che però segna una variazione dei prezzi nulla su luglio 2023, mentre a giugno era -0,4%. Medaglia d’argento per Campobasso (+0,3%, +62 euro), seguita da Caserta (+0,4%, +86 euro). Bene anche Ancona e Pavia, rispettivamente quarta e quinta.

In testa alla classifica delle regioni più “costose”, con un’inflazione annua a +1,8%, la più alta d’Italia tra le regioni, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 512 euro su base annua. Segue il Friuli Venezia Giulia, dove la crescita dei prezzi dell’1,7% implica un’impennata del costo della vita pari a 402 euro, terzo il Veneto (+1,6% e +399 euro).

Le regioni migliori, anche se non più in deflazione, il Molise (+0,3%, pari a +62 euro), la Valle d’Aosta (+0,5%, +130 euro), in terza posizione la Basilicata, +0,7%, +147 euro.

 

soldi euro bonus Photo by lilzidesigns on Unsplash
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