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Nelle marche

Blitz dei Nas, chiude il Caligo Guercio del Bocia a Senigallia: “Qualcuno ha remato contro”

Blitz delle forze dell'ordine sulla barca ristorante ormeggiata al porto nell'Adriatico dove lavorava Claudio Galimberti: mancanza di autorizzazioni e lavoratori in nero

Per tanti tifosi della Curva Nord era diventata una tappa irrinunciabile, non solo per cenare ma anche – e soprattutto – per salutare il loro vecchio leader e amico, che sull’Adriatico pareva aver trovato la sua dimensione e che ora, invece, si ritrova suo malgrado disoccupato.

Dopo il blitz delle forze dell’ordine di giovedi scorso chiude il “Caligo Guercio“, la barca ristorante ormeggiata al porto di Senigallia dove da diversi anni lavorava Claudio “Bocia” Galimberti, il controverso storico numero uno del tifo organizzato nerazzurro.

Dopo le note vicende giudiziarie, il Bocia aveva infatti deciso di trasferirsi nelle Marche dandosi all’allevamento di cozze, ingrediente principe del Caligo Guercio: qui, pur non essendo il titolare del locale, ne era diventato il principale motore, servendo di sera ai tavoli i molluschi raccolti durante il giorno.

I controlli effettuati durante un’operazione congiunta dal personale del Commissariato di Polizia di Senigallia, Polizia Locale, Carabinieri-Nas, Guardia di Finanza, Ast e Capitaneria di Porto avrebbero evidenziato come il ristorante svolgesse l’attività senza le necessarie autorizzazioni, impiegando peraltro lavoratori in nero.

Ne è scaturito un provvedimento di chiusura immediata dell’attività: “La Caligo ringrazia di cuore tutti coloro che sono saliti a bordo per cenare e divertirsi in tutte queste sei estati: qualcuno ha remato contro! Dispiace per Senigallia”, recita il cartello di addio (o arrivederci) affisso all’esterno del locale.

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