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“Siamo arrivati a Bergamo, ci vediamo il più tardi possibile”: Taffo Funeral Services sbarca a Mozzo

L’azienda leader nel settore dei riti funebri è conosciutissima in tutta Italia per la sua bizzarra strategia di comunicazione sui social. Ora apre la sua 37esima sede alle Crocette

Bergamo. “Vivi la tua favola, il lieto fine te lo assicuriamo noi” oppure “Amavi fare le buche in spiaggia? Vieni a lavorare con noi”. Sembrano frasi fatte, come tante. Se non fosse che questi sono solo alcuni dei claim più famosi di un’agenzia funebre. Stiamo parlando di Taffo Funeral Services, una delle aziende più conosciute in Italia, nel settore, e sbarcata da poco anche in provincia di Bergamo. Balzata agli onori della cronaca per la sua comunicazione, tanto spregiudicata quanto irriverente, su una mondo, quello del lutto e della morte, quanto più lontano possibile dall’ironia. Ma la forza e la genialità di Taffo, anche la chiave del suo successo conquistato a colpi di campagne pubblicitarie capaci di far rabbrividire e al tempo stesso “sorridere”, sono da cercare proprio nell’umorismo nero che ha fatto esplodere, commercialmente parlando, l’azienda. Un’operazione di marketing, sì. Ma anche un rivoluzionario modo di avvicinare una materia delicata alla vita di tutti i giorni.

Taffo è un’impresa originaria della provincia aquilana, ormai arrivata alla quinta generazione, che ha sviluppato, passo dopo passo, un franchising a livello nazionale. Oggi si contano 37 punti. L’ultimo, in ordine temporale, aperto proprio nella Bergamasca, a Mozzo.

Una grande azienda nel settore, ma anche sui social, dove conta più di 270mila follower su Instagram e oltre 400mila su Facebook grazie all’ormai affermata strategia del real time marketing, al passo con i tempi, abbinata appuntpo ad un black humor in grado però di non trascendere, bensì di strappare un sorriso anche in argomenti delicati come quello della morte. Una filosofia spiegata anche nel libro, scritto nel 2020, da Riccardo Pirrone, che gestisce la comunicazione dell’azienda. Il volume, dal titolo “Taffo, ironia della morte”, racconta proprio la lotta contro questi tabù.

Tra le ultime campagne pubblicitarie che hanno scatenato i follower, citate anche in alcune pagine di numerosi giornali, c’è la ‘Bara Salva Gente’, un materassino dalla forma inequivocabile, con tanto di scritta: “Questa volta salviamo vite perché anche noi vogliamo andare in ferie”.

Un progetto, quest’ultimo, che, a onor del vero, ha anche uno scopo benefico dell’iniziativa: per ogni bara venduta sono stati devoluti 5 euro ad ‘Sos Mediterranee Italia’, un’organizzazione umanitaria che sostiene l’aiuto umanitario e le operazioni di soccorso in una delle rotte migratorie più tragicamente conosciute del mondo.

“Siamo arrivati a Bergamo. Ci vediamo il più tardi possibile” recita uno dei cartelloni pubblicitari presenti in città, che sicuramente non è passato inosservato agli occhi di ogni automobilista.

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