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I rinforzi

Omicidio di Sharon, al lavoro anche i carabinieri del Ros che seguirono il caso Yara

Da un paio di giorni sono al fianco degli uomini del nucleo investigativo di Bergamo. Nessuna traccia dell'arma del delitto, ma una serie di coltelli sono stati inviati ai Ris per essere analizzati

Terno d’Isola. Anche i carabinieri Reparto Crimini Violenti del Ros stanno indagando sul misterioso omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate nella notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio in via Castegnate a Terno d’Isola.

Da un paio di giorni gli uomini del raggruppamento sono al fianco dei carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo che dalle prime ore dopo il delitto della ragazza stanno cercando di dare un volto al suo assassino.

Il Reparto Crimini Violenti è stato creato per assicurare il potenziamento delle capacità investigative e di intervento dell’Arma in occasione di crimini particolarmente efferati che suscitano clamore nell’opinione pubblica oppure nei casi in cui la scomparsa di persone può essere correlata a un crimine.

Nella nostra provincia erano già intervenuti, sempre nella zona dell’Isola, per il caso di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra scomparsa la sera del 26 novembre 2010 e ritrovata senza vita tre mesi dopo in un campo di Chignolo d’Isola.

Le complesse indagini sul giallo di Terno, coordinate dal pubblico ministero Emanuele Marchisio, proseguono senza tralasciare alcuna pista, da quella del balordo a quella dello stalker, passando per il fidanzato, che sarà di nuovo interrogato nelle prossime prossime ore.

Tante le segnalazioni arrivate finora ai carabinieri, alcune veritiere altre molto meno, su possibili ipotesi investigative. Così come su avvistamenti di coltelli che potrebbero essere compatibili con l’arma del delitto. Sono diverse decine quelli individuati grazie a chiamate di persone della zona dell’omicidio o recuperati durante le ricerche attorno a via Castegnate, uno anche nel garage posto sotto sequestro lunedì mattina perchè ritenuto accampamento di qualche senzatetto.

Tra tutti quelli raccolti un buon numero sono stati selezionati per la compatibilità con le ferite rinvenute sul corpo della vittima e inviati ai Ris di Parma per essere analizzati, anche se da un primo esame ottico su nessuno sarebbero state trovate tracce di sangue.

Nel frattempo è emerso che la sera in cui la ragazza è stata uccisa, a meno di un chilometro da casa, nelle strade lì attorno stavano circolando una decina di persone. Chi a piedi, chi in bici, chi in auto. Le forze dell’ordine stanno cercando di raggiungerle per poterle interrogare. Gli inquirenti sono arrivati a loro incrociando diversi filmati delle telecamere piazzate nella zona, sia della videosorveglianza pubblica sia di impianti privati, le cui immagini sono state requisite.

Il punto in cui Sharon è stata accoltellata mortalmente non è però coperto da occhi elettronici: un particolare che fa pensare che chi l’ha uccisa abbia studiato la situazione prima di agire.

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