Bergamo. È stato fermato l’aggressore del giovane nordafricano di 24 anni che nella notte tra sabato e domenica (4 agosto) ha rischiato la vita dopo essere stato accoltellato alla gola e al petto nei pressi delle pensiline dei pullman di via Bono, intorno all’una.
Si tratta di P.G., un cittadino senegalese di 29 anni, già condannato in passato per rapina, ritenuto responsabile del gesto, maturato tra soggetti senza fissa dimora.
Al momento nessuna traccia dell’aggressore, che subito dopo aver inferto i fendenti è fuggito di corsa nelle vie limitrofe. Gli agenti lo stanno comunque cercando, l’accusa è tentato omicidio.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, intervenuta sul posto con un paio di volanti, all’origine dell’aggressione ci sarebbero screzi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, che in quell’area della città è sempre più diffuso.
Il ragazzo, al culmine di una violenta discussione con un rivale, è stato colpito con un paio di fendenti alla gola e al petto. Due parti del corpo piuttosto sensibili, ma per sua fortuna le coltellate non hanno provocato gravi lesioni interne.
Per i soccorsi sono arrivate automedica e ambulanza. Dopo le prime cure sul posto per tamponare le ferite, il 24enne è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Papa Giovanni dove è ricoverato in terapia intensiva.
L’aggressore si è ferito alla mano e fuggendo ha lasciato numerose tracce di sangue lungo la via di fuga. Proprio grazie a tali tracce, nel primo pomeriggio di lunedì veniva rintracciato dagli investigatori della Squadra Mobile nel quartiere di Colognola, dove si era recato dopo l’aggressione.
Il soggetto è stato condotto in carcere e nei prossimi giorni verrà interrogato dal giudice per le indagini preliminari del locale tribunale che deciderà sulla convalida del fermo e sull’applicazione di una misura cautelare.
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