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Il ricordo

Schianto in galleria, San Pellegrino piange Lino Mostacchetti. Il sindaco: “Era un punto di riferimento”

Sposato e padre di due figlie, viveva ad Alino, una frazione in quota. Apicoltore da oltre 40 anni, aveva vinto il premio "Rosa d'oro" per il miglior miele millefiori

San Pellegrino Terme. “San Pellegrino perde e piange un cittadino vero. Lino era un uomo importante, un punto di riferimento per tutta la nostra comunità, soprattutto per la frazione dove abitava con la sua famiglia – comincia così il ricordo di Fausto Galizzi, sindaco del paese della Val Brembana, che conosceva bene il 65enne bergamasco vittima del tragico frontale avvenuto in galleria nel pomeriggio di domenica 4 agosto.

La notizia della tragica scomparsa di Lino Mostacchetti si è sparsa velocemente in paese, poco dopo il drammatico incidente stradale nel quale ha perso la vita. L’uomo, infatti, secondo una prima ricostruzione, era al volante del suo furgoncino lungo la strada statale 470 della Val Brembana quando, all’interno della galleria, all’altezza del comune di Camerata Cornello, si è scontrato con un’altra vettura, che proveniva dalla direzione opposta, un’Audi A3.

“Lino era un apicoltore, svolgeva questa attività da oltre 40 anni. Amava moltissimo il suo paese e anche la piccola frazione dove abitava. Alino, 680 metri d’altitudine e un centinaio di persone, per molte delle quali lui era un punto di riferimento. Si tratta di una zona fuori dal paese, lontana 5 kilometri, in altura, che si sposa perfettamente con la sua passione. Quella per le api e per il miele. Era un brav’uomo, oltre che una persona veramente attaccata al suo territorio, di quelli che si fanno fatica a trovare. Aveva una grande passione per la montagna e per tutto quello che la circondava. Ed era titolare di un’attività a conduzione familiare: produceva e vendeva miele. Non so se ieri (domenica 4 agosto) stava andando o stava tornando magari da un mercatino, dove era andato a vendere il miele. Quel che so è che la sua morte rappresenta una grave perdita per tutta la nostra comunità”.

Come aveva recentemente raccontato in un’intervista, Mostacchetti gestiva l’attività che porta il suo nome da decenni. Una passione ereditata dal padre, che aveva alcuni alveari e produceva qualche chilo di miele a livello familiare, cresciuta nel tempo e arricchita con vari corsi di apicoltura, studio, affiancato da un apicoltore più esperto. E i risultati erano arrivati velocemente, anche importanti, come i concorsi fatti e vinti all’Associazione Apicoltori, sia a livello provinciale che regionale.

Fiore all’occhiello della sua produzione, il miele di castagno e il miele di alta montagna grazie al quale ha vinto il premio “Rosa d’Oro” nella sua categoria al concorso Regionale. Il riconoscimento più ambito dagli apicoltori.

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