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Il giallo di terno

Nelle chat Whatsapp del suo telefonino la chiave dell’omicidio di Sharon?

Nel frattempo proseguono le ricerche del pregiudicato 40enne, conosciuto nella zona dell'Isola come un attaccabrighe e domiciliato a Capriate, notato martedì mattina - poche ore dopo il delitto - proprio in via Castegnate

Terno d’Isola. Sharon Verzeni ha avuto contatti con qualcuno che possa aver pensato di farle del male? È la domanda che si stanno ponendo da sei giorni i carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo per capire chi possa essere stato a ucciderla con quattro coltellate nella notte tra lunedì e martedì.

Per dare un volto all’autore del misterioso omicidio stanno passando al setaccio in particolare il telefono cellulare della ragazza, ancora sotto sequestro, per verificare tutti i contatti avuti negli ultimi mesi. Sarebbero emerse alcune chat Whatsapp ritenute interessanti dal punto di vista investigativo, ma che comunque devono essere analizzate.

Un lavoro complicato e piuttosto lungo che va di pari passo con il resto degli accertamenti. Come l’analisi delle immagini delle telecamere del paese, per capire se la ragazza la sera in cui è stata uccisa, oppure in una delle precedenti quando usciva a camminare, sia stata avvicinata da qualcuno che poi lei ha respinto.

Non è escluso, però, che chi l’ha colpita con tre fendenti alla schiena e uno al petto, sia riuscito a sfuggire agli occhi elettronici, magari conoscendone la collocazione oppure avendola studiata in precedenza.

Se in questo momento il compagno, Sergio Ruocco, risulta estraneo alla vicenda, si indaga per capire se oltre a Sharon lunedì notte anche lui possa essere uscito dalla loro villetta al primo piano di via Merelli 28 E, magari passando da un’altra parte rispetto al cancellino che dà sulla strada con la telecamera.

Nel frattempo proseguono le ricerche del pregiudicato 40enne, conosciuto nella zona dell’Isola come un attaccabrighe e domiciliato a Capriate San Gervasio, notato martedì mattina – poche ore dopo il delitto – camminare nervosamente proprio in via Castegnate a Terno, a pochi passi da dove poche ore prima era stata ritrovata in fin di vita la 33enne.

Sabato intanto è stato il giorno del dolore, con i funerali nella chiesa di San Vittore a Bottanuco e il lutto cittadino nei due paesi coinvolti dalla tragedia. Il sindaco di Terno, Gianluca Sala, ha letto un messaggio – condiviso con il collega Rossano Pirola – di vicinanza alla famiglia della vittima, ma ha anche espresso il desiderio di giustizia.

Tra i banchi, oltre a parenti e amici di Sharon, anche alcuni carabinieri in borghese per osservare gli atteggiamenti dei presenti e cercare possibili anomalie. Un’ulteriore conferma della difficoltà di un’indagine che si preannuncia non semplice da chiudere.

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