• Abbonati
Omicidio di terno d'isola

Occhi su luoghi e frequentazioni di Sharon, vicina anche a Scientology: “Qui siamo tutti scossi”

Si scava nella vita della 33enne, possibile che l'assassino conoscesse orari e abitudini

Terno d’Isola. Per risalire all’identità dell’assassino di Sharon Verzeni, la 33enne accoltellata a morte nella notte tra lunedì e martedì a Terno d’Isola, gli investigatori devono scavare a fondo nella sua vita. Inevitabile, visto che l’ipotesi di una rapina finita male non sembra convincerli (Sharon non aveva denaro con sè e non le è stato portato via il telefonino, dal quale però potrebbero emergere informazioni utili alle indagini, come dall’autopsia prevista alle 11,30 all’ospedale Papa Giovanni).

I carabinieri di Bergamo e Zogno, coordinati dal sostituto procuratore Emanuele Marchisio, stanno scandagliando la vita privata della donna: in passato estetista in Borgo Santa Caterina e ora impiegata in una pasticceria di Brembate, chiusa per lutto. “Sarà passato un anno dall’ultima volta che ci siamo sentite – racconta un’ex collega -. Sharon era molto riservata, non dava grande confidenza né a noi, né ai clienti. Ogni tanto parlava del suo compagno e diceva: ‘chissà quando si deciderà a chiedermi la mano’. Erano sempre lei e lui – ripete l’ex collega -, lei e lui”.

 

Generico luglio 2024
Il cartello affisso al bar pasticceria di Brembate dove lavorava Sharon

 

Il compagno è Sergio Ruocco, elettricista originario di Seriate, definito dal padre di Sharon “un ragazzo stupendo”. Quella sera ha detto di essere rimasto a casa, a meno di 700 metri dal punto di via Castegnate dove la 33enne è stata aggredita con sei coltellate. Un alibi, quello del compagno, che sembra reggere.

Il sospetto di chi indaga, è che il killer sapesse delle passeggiate a tarda ora di Sharon. Passeggiate che faceva anche per perdere peso, come le aveva consigliato un dietologo. Se così fosse, l’aggressore potrebbe averla aspettata tendendole un agguato. Ma allo stato non si può nemmeno escludere l’ipotesi che la vittima si sia imbattuta in uno squilibrato.

Sharon andava saltuariamente a Bottanuco, paese di origine dei genitori, rientrati in fretta e furia dalle vacanze. Quando andava a trovarli, a volte passava al bar dell’oratorio per salutare il padre, lì come volontario. A Terno d’Isola, dove era andata a convivere, faceva tappa in biblioteca: spesso ordinava i libri online, per poi passare a ritirarli di persona.

Pare che la giovane fosse anche legata a Scientology, la nota associazione religiosa fondata nel 1954 dall’ex scrittore Ron Hubbard e frequentata dalle star di Hollywood. Il movimento conta decine di chiese e milioni di fedeli in tutto il mondo, promettendo la purificazione e la liberazione dello spirito. Ciò che non tutti sanno, è che Scientology ha una sede anche in provincia di Bergamo, in via Roma a Gorle. Mercoledì pomeriggio, intorno alle 15, passiamo dagli uffici per capire se qualcuno conosceva davvero Sharon.

 

Scientology
La sede di Scientology a Gorle

 

Alcuni dicono di non avere mai visto la giovane e non stentiamo a crederlo, visto che sono davvero tante le persone che varcano la porta della sede per i corsi. Altri si limitano a far capire che sì, la conoscevano, senza però aggiungere nulla sulla sua esperienza in Scientology (o presunta tale).

Un uomo promette di farci parlare con la responsabile. “Si chiama Marta Riva. Nel giro di uno o due minuti arriva”, dice. I minuti diventano venti, finché dalle scale non scende una ragazza dai modi molto cordiali. Chiediamo se è lei la responsabile, ma la risposta è negativa. Le chiediamo allora se conosceva Sharon. “È un momento particolare per tutti – si limita a rispondere – siamo davvero scossi”. Concetto che sottolinea più volte, prima di invitarci a contattare un indirizzo e-mail per altre informazioni. Proviamo, ma senza ottenere riscontri. Rivolgiamo le stesse domande a qualche altro adepto. Chiediamo di Sharon, ma la voglia di parlare è poca. “So che avete già sentito chi di dovere – taglia corto una ragazza -. Davvero, non posso dire nulla”.

Le indagini sono in pieno svolgimento. Ieri, i carabinieri hanno rinnovato un appello, invitando chiunque avesse informazioni a contattarli. Come detto, al momento non escludono nessuna ipotesi.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI