Terno d’Isola. È una delle ultime persone ad aver visto Sharon Verzeni in vita. Lunedì notte intorno all’una era ancora sveglia e quando ha sentito urlare aiuto si è affacciata a una finestra della sua abitazione che dà proprio su via Castegnate.
Era la 33enne, che era appena stata colpita dal suo assassino con quattro coltellate: “Quando ho sentito quel grido ho pensato che fosse qualcuno ubriaco perchè a volte capita in questa zona – racconta la donna, che preferisce rimanere anonimo – ma quando ho guardato giù ho visto questa ragazza che ha attraversato la strada, si è aggrappata alla ringhiera della villetta dei signori qui di fronte, ha cercato di rialzarsi ma è caduta all’indietro”.
“Pochi istanti dopo – prosegue la testimone – si sono fermati una coppia di fidanzati e subito dopo anche un altro ragazzo. Nel frattempo lei era in una pozza di sangue. Hanno chiamato il 112, non sapevano che l’aveva già fatto lei. Intanto uno di loro ha cercato di rianimarla. Hanno fatto il possibile, sono stati bravissimi. Poi circa una decina di minuti dopo è arrivata l’ambulanza e l’ha portata via”.
“Lei indossava dei pantaloni chiari, o forse dei jeans, e ai piedi aveva delle scarpe da ginnastica. Il resto non lo ricordo. La ragazza proveniva dal centro a piedi, anche la coppia in auto, perché la strada è a senso unico”.
La donna non è invece riuscita a vedere l’autore del delitto: “Davanti alla mia finestra ci sono due grossi alberi, quindi ho la visuale un po’ coperta. Non ho potuto notare gente che scappava o altro. Non conoscevo la vittima ma sono sconvolta – conclude – non era mai successo nulla di simile qui”.
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