Treviglio. Comitati di Quartiere, a due anni dal nuovo regolamento ancora nulla di fatto. La minoranza incalza l’assessora alla Partecipazione Valentina Tugnoli: “Tenga fede agli impegni presi e si adoperi per promuovere la costituzione di nuovi Comitati”. Fuoco alle polveri dalla minoranza di Treviglio, con la capogruppo del Pd, Matilde Tura, che accende la polemica, nuovamente, sulla questione relativa alle reti di quartiere. “È compito dell’amministrazione comunale promuovere l’istituzione dei Comitati di Quartiere, sulla base di criteri e modalità stabiliti da apposito regolamento – così la capogruppo Dem -. Così stabilisce lo Statuto Comunale, che individua chiaramente in chi governa il primum movens della strutturazione dei processi e degli organismi partecipativi.
Eppure i Comitati di Quartiere non esistono più. Quelli che esistevano sono stati sciolti con una mozione della maggioranza (dicembre 2021) con il proposito dichiarato di costituirne al più presto di nuovi che potessero al meglio svolgere le importanti funzioni che quella stessa mozione a parole attribuiva loro.
Si stabilì quindi di partire da un nuovo regolamento, da scrivere insieme a quelli che fino a quel momento erano stati i Comitati di Quartiere, iter di cui si occupò nei primi mesi del 2022 l’assessora alla Partecipazione Tugnoli. Quando il documento arrivò in Consiglio Comunale per essere approvato ci fu però una sorpresa.
Il testo non era quello elaborato insieme ai quartieri, e conteneva una clausola che già allora sembrava essere stata pensata appositamente per rendere inapplicabile il regolamento e quindi di fatto impossibile la costituzione di nuovi comitati: veniva posto un quorum di 500 votanti per ogni quartiere, quorum che nemmeno per le elezioni del sindaco o dei consiglieri comunali è previsto. A nulla valse fare queste osservazioni in aula: l’Assessora tirò dritta. Passò un anno con un nulla di fatto. A giugno 2023 la minoranza presentò un’interrogazione in cui chiedeva all’Assessore cosa intendesse fare per promuovere la costituzione dei nuovi comitati, e quindi come intendesse dare applicazione al nuovo regolamento che lei stessa aveva voluto.
Risposta: i nuovi comitati di quartiere saranno una vera e propria rivoluzione della partecipazione alla vita pubblica, saranno anzi fonte di vero empowerment da parte dei cittadini, e le elezioni si svolgeranno entro la fine dell’anno. Anno 2023. Che si è concluso, come era ovvio, senza che le elezioni dei comitati si siano mai svolte. Ora sono dunque passati ben due anni da quando il Consiglio ha approvato questo regolamento, ed effettivamente non possiamo che constatare che una rivoluzione alla partecipazione pubblica effettivamente c’è stata, ed è consistita nell’azzeramento dei Comitati di Quartiere che prima di questa trovata esistevano, si ritrovavano e svolgevano in modo spontaneo, volontario e gratuito attività a servizio del quartiere.
Ci chiediamo che senso abbia disincentivare e ostacolare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, vincolandola a regolamenti evidentemente e volutamente inapplicabili. Se è vero che i Comitati di Quartiere hanno la funzione di perseguire “il miglioramento della qualità della vita e sviluppo del senso civico, difesa dei diritti e delle istanze degli abitanti di
ciascun quartiere e stimolo e verifica costruttiva dell’operato delle istituzioni e della Pubblica Amministrazione”, come ben diceva la maggioranza all’inizio di questo iter, allora è necessario un maggiore impegno da parte dell’Assessora per dare seguito agli impegni che pubblicamente ha assunto rispetto alla promozione di questi organismi di partecipazione, come previsto dallo statuto comunale”.
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