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Parigi 2024

Ginnastica, dopo il 6° posto di Abbadini tocca a Giorgia Villa. L’Italia sale nel medagliere

L'oro di Ceccon e l'argento di Macchi (tra le polemiche) portano a quota 8 le medaglie azzurre alle Olimpiadi. Pilato manca il bronzo per un centesimo

L’Italia della ginnastica artistica con il bergamasco Yumin Abbadini chiude con un ottimo sesto posto alle Olimpiadi di Parigi 2024. Il gruppo azzurro, composto dal 23enne di Ranica, Mario Macchiati, Lorenzo Minh Casali, Nicola Bartolini e Carlo Macchini alla finale della Bercy Arena ottiene il secondo miglior piazzamento dal 5° posto del 1992 a Barcellona.

In una gara sul filo di lana, vinta dal Giappone sulla Cina con una rimonta finale (bronzo per gli Stati Uniti) gli azzurri sono riusciti a mettersi dietro Svizzera e Canada, con quasi 6 punti di distacco sull’Ucraina quinta.

Oggi alle 18.15 sempre alla Bercy Arena andrà in scena la finale femminile, con la bergamasca Giorgia Villa (di Brembate, che si esibirà sulle parallele) insieme a Alice D’Amato, Elisa Iorio, Manila Esposito e Angela Andreoli: hanno portato l’Italia ad un secondo posto straordinario alle qualificazioni, dietro soltanto al fortissimo gruppo degli Stati Uniti con la stella Simone Simone Biles. 166.861 i punti azzurri, 6 in più quelli degli USA. Terza la Cina, quarto il Brasile. Una medaglia nella ginnastica femminile manca quasi da un secolo, da Amsterdam 1928.

Nuoto d’oro

La disciplina che sta regalando maggiori soddisfazioni alla spedizione azzurra, per ora, è senza dubbio il nuoto: dopo il primo oro di Nicolò Martinenghi arrivato domenica sera nei 100 rana, lunedì sera Thomas Ceccon ha bissato il successo del collega nei 100 dorso, dopo una gara straordinaria soprattutto nella seconda parte con un finale in crescendo.

I loro successi si aggiungono a quello della 4×100 stile, arrivata fino al bronzo. Niente medaglia invece per Benedetta Pilato nei 100 rana femminili, quarta per un centesimo.

Scherma, argento con polemiche

Lunedì sera è arrivata anche la medaglia d’argento nel fioretto del toscano Filippo Macchi, sconfitto in finale 15-14 dall’atleta di Hong Kong Cheung, già campione nella disciplina anche a Tokyo tre anni fa. Decisiva l’ultima stoccata, ripetuta però quattro volte scatenando la rabbia e la frustrazione dell’azzurro e del suo allenatore Stefano Cerioni, che sosteneva che già sul 14-14 ci fosse un punto da assegnare all’atleta azzurro, mentre invece l’arbitro ha fatto ripetere il punto.

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