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L'intervista

Ondata di caldo, Garattini: “Attenzione a insolazioni, farmaci e alimentazione”

I consigli del presidente e fondatore dell’Istituto Mario Negri: oncologo, farmacologo e ricercatore di fama internazionale

Bergamo. L’ondata di caldo che sta caratterizzando questi giorni d’estate ci fa sentire più stanchi e spossati. Il clima rovente, soprattutto negli orari di punta in cui afa e calura si avvertono con maggiore intensità, generalmente si associano alla sensazione di avere meno energie.

Ma che impatto hanno le temperature elevate sul nostro organismo? Quali sono i rischi e i benefici dell’esposizione al sole per la nostra salute? Abbiamo chiesto un parere al professor Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto Mario Negri, oncologo, farmacologo e ricercatore dalla lunghissima esperienza.

Quali sono gli effetti del caldo sul nostro organismo?

Generalmente le elevate temperature che caratterizzano la stagione estiva si associano a un senso di stanchezza e spossatezza. Si avverte una carenza di energie, ma bisogna stare attenti soprattutto a evitare le insolazioni. Uscire sotto il sole con la testa scoperta nelle ore più calde della giornata, ossia indicativamente fra le 13 e le 17, può portare a danni cerebrali. L’eccesso di calore può comportare lesioni transitorie al cervello o addirittura ictus.

Cosa consiglia?

È bene che bambini e anziani evitino di uscire quando la calura si fa sentire con maggiore intensità. Anche in casa, se possibile, il consiglio è quello di rimanere in ambienti relativamente freschi. La nostra temperatura corporea è di 37° e se aumenta si innescano vari effetti. L’organismo si difende aumentando la vasodilatazione e quindi la sudorazione. Per questo, se un individuo sta assumendo farmaci anti-ipertensivi deve prestare particolare attenzione.

Come mai?

Le temperature elevate aumentano la vasodilatazione e l’effetto dei farmaci anti-ipertensivi. In molti casi, per questo, i medici consigliano di ridurre o dimezzare il dosaggio, ma è una decisione che va presa con il proprio medico. L’obiettivo è evitare i rischi derivanti da una pressione eccessivamente bassa, che può portare a collassi, cadute e fratture.

Ma il sole ha anche effetti benefici per il nostro organismo?

In parte sì, perché permette di produrre la vitamina D, ma non bisogna esagerare. Il tempo di esposizione al sole incide parecchio: se si sta fuori qualche minuto non si corrono particolari rischi, ma se si sta all’aperto parecchio sotto il sole è diverso.

Perché bambini e anziani sono maggiormente a rischio?

Sono i soggetti con maggior fragilità. I più piccoli perché hanno organismi in fase di crescita, mentre gli anziani perché a causa dell’età risultano più fragili.

Per quanto riguarda l’alimentazione, quali sono i consigli durante l’estate?

L’indicazione è quella di mangiare pochissima carne, evitare burro e cibi grassi, privilegiare verdura, frutta e carboidrati complessi come riso e pasta, preferibilmente non purificati ma integrali. A seconda dei casi, tenendo conto della funzione renale, inoltre, è importate bere più acqua per ripristinare i Sali che si perdono con il sudore.

Bibite e dolci come il gelato sono ammessi?

Il gelato non contiene tante calorie e gli zuccheri possono essere utili, ma non bisogna eccedere. Vale anche per le bevande molto zuccherate: è inutile aumentare troppo rapidamente la glicemia e se una persona beve bibite in eccesso accresce i picchi glicemici.

Per concludere, praticare attività fisica è sempre consigliato?

Si, d’estate preferibilmente al mattino presto o la sera, quando le temperature sono più basse. Si possono fare, per esempio, camminate e corse, ma sono ottime anche gli allenamenti in palestra o le nuotate in piscina. L’importante è fare movimento, scegliendo l’attività motoria o sportiva più adatta alle proprie caratteristiche e preferenze.

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