Palosco. L’ennesima vita breve spezzata troppo presto; Palosco dà l’ultimo saluto a Michele Mazza, il 26enne che ha perso la vita dopo il violento scontro dello scorso mercoledì 24 luglio, a Bolgare.
Un ragazzo che ha lasciato il segno in tanti di coloro che lo hanno amato e apprezzato per la sua intraprendenza e la sua grande sensibilità. Tra i tanti gesti fatti anche un piccolo e bellissimo dono, come lo è Beatrice, la sua piccola figlia, di soli nove mesi.
Lo sconforto è tanto, ma sicuramente il ricordo di Michele rimarrà per sempre positivo, come il suo modo di vivere e di amare, in particolare Erica, sua compagna di vita da quando i due stavano ancora dietro i banchi di scuola e con la quale era andato a convivere a Montello.
In quel fatale e tremendo colpo purtroppo non c’è stato nulla da fare: l’auto di Michele ha invaso la corsia opposta, dalla quale stava sopraggiungendo un camion di una ditta edile; l’autista non ha avuto il tempo di evitare l’imminente scontro, costato la vita al ragazzo che, alle 6 del mattino stava raggiungendo il luogo di lavoro dove lo aspettava il padre.
“Vi penso in tanti in chiesa oggi, radunati da un vincolo di sangue o dalla voce del cuore – ha raccontato un visibilmente commosso padre Giacomo Mazzotti, leggendo la predica scritta dal parroco di Palosco, don Marco Marella, che non ha potuto presenziare -, tutti insieme per Michele, un giovane che da pochi mesi era diventato anche papà. Sono troppo crudeli le circostanze che hanno accompagnato questa morte e una domanda ci martella: perché proprio a lui? Quando ho saputo della morte di Michele il mio pensiero si è rivolto al cielo, come richiesta di luce. Salutarti oggi è solo l’attesa di ritrovarci tutti insieme”.
Al termine della celebrazione la salma è stata accompagnata, tramite corteo funebre, al cimitero di Palosco.
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