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Bergamo

Agente colpito alla nuca da una portiera, spara alle gomme per fermare il malvivente

Il 66enne controllato da una pattuglia insieme a un complice. Il passeggero è fuggito liberandosi di 66 grammi di coca ed è finito in manette, l'altro è scappato e si è presentato al comando con l'avvocato: denunciato

Bergamo. Uno è scappato liberandosi dalla droga, l’altro è fuggito in macchina, colpendo con la portiera la nuca dell’agente della Polizia Locale di Bergamo, che per fermarlo ha esploso un colpo di pistola mirando alla ruota posteriore del veicolo.

È successo giovedì 25 luglio intorno alle 16.30 lungo il controviale della circonvallazione Paltriniano. Una pattuglia del Nisu, il Nucleo Interventi Sicurezza Urbana, era impegnata in un servizio di controllo del territorio quando ha fermato una Toyota Yaris grigia. I due occupanti, un italiano di 66 anni alla guida e un cittadino marocchino di 35 anni sul lato passeggero, hanno subito mostrato segni di nervosismo.

Così gli agenti hanno chiesto l’intervento dell’unità cinofila e il cane Tenai ha fiutato la presenza di stupefacenti. Il passeggero ha spontaneamente consegnato una pallina di cocaina che ha dichiarato essere per uso personale. È stato invitato a scendere per un  controllo più approfondito ma si è dato alla fuga a piedi. Mentre scappava si è liberato di altri tre involucri che contenevano circa 66 grammi di coca, poi ha imboccato una strada a fondo chiuso, ha scavalcato un cancello e si è nascosto in un giardino privato. Uno dei due agenti si è lanciato all’inseguimento e, raggiunto il fuggiasco, ha cercato di immobilizzarlo. Ne è nata una colluttazione che alla fine si è risolta con l’arresto del marocchino.

Nel frattempo l’altro agente è rimasto a controllare il 66enne: stava per restituirgli i documenti quando l’uomo è partito con la portiera semiaperta, che ha colpito con violenza la nuca l’operante. Vista la pericolosa manovra effettuata dal fuggiasco, l’agente ha estratto la pistola ed ha sparato un colpo in direzione della ruota posteriore della Yaris.

Il marocchino è stato portato al comando di via Coghetti, dov’è scattato l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, mentre l’agente ferito è stato portato al pronto soccorso, dal quale è stato dimesso con una prognosi di 5 giorni.

Qualche ora dopo, al comando si è presentato anche il complice accompagnato dal suo avvocato: è stato denunciato per concorso in detenzione ai fini di spaccio e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.

Venerdì mattina il marocchino, O.S., classe 1985, è stato accompagnato in tribunale: il suo arresto è stato convalidato, è stata disposta la misura dell’obbligo di dimora a Presezzo con prescrizione di non uscire da casa dalle 22 alle 6. Su richiesta di termine a difesa dell’avvocato, il processo è stato rinviato.

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